• Cabina di regia nazionale contro la violenza di genere: il Piano da straordinario diventi ordinario

    Il Governo era presente e ben rappresentato durante la seduta della Cabina di regia interistituzionale del Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere che si è tenuta ieri a Roma. Si tratta di un segnale forte che attesta l’alto livello di attenzione sul tema e la volontà di trovare soluzioni per contrastare il fenomeno. Finalmente si sta mettendo in campo un piano operativo che guarda oltre l’emergenza emotiva che suscitano i singoli casi e mira a soluzioni di sistema.

    La riunione di ieri, presieduta dalla ministra Maria Elena Boschi, è il primo passo previsto dal Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Il fatto che oltre alla ministra alle Pari Opportunità abbiano partecipato alla Cabina di regia anche Stefania Giannini, ministra all’Istruzione, ed Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali e Autonomie, e numerosi sottosegretari in rappresentanza degli altri ministeri, è il segno che l’approccio che si intende adottare è di sistema. Allo stesso modo abbiamo fatto noi in Regione Piemonte nella stesura della legge regionale numero 4 del 24 febbraio 2016 contro la violenza di genere, della quale da poco è stata conclusa, coinvolgendo direttamente i centri antiviolenza, la scrittura del regolamento attuativo.

    È importante che la ministra Boschi abbia sottolineato che costruiremo insieme le linee guida per la definizione dei criteri per l’assegnazione e la rendicontazione dei fondi per i centri antiviolenza; questo servirà a superare le problematiche che sono sorte con gli ultimi finanziamenti e renderà il procedimento più trasparente. L’altra novità assolutamente positiva è l’assicurazione che si procederà entro il mese di ottobre alla ripartizione dei fondi per i centri antiviolenza. Al Piemonte spettano 1.250.000 euro.

    Infine ho voluto sottolinerare l’importanza di affrontare il tema della violenza di genere con politiche strutturali. Dobbiamo cambiare l’aggettivo del Piano da “straordinario” in “ordinario” garantendo la continuità delle azioni messe in campo insieme ai finanziamenti.

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