• Aggressione razzista ad Avigliana, incontrerò il ragazzo senegalese per dare solidarietà

    La Regione Piemonte si unisce alla città di Avigliana e di Almese nel condannare l’episodio razzista ai danni di Pape Bassirou Tine, senegalese di 20 anni, che è stato insultato e picchiato nel pomeriggio del 17 dicembre da un gruppo di giovani vicino alla stazione di Avigliana. Il giovane è andato al pronto soccorso di Rivoli per farsi medicare le ferite e subito dopo a sporgere denuncia ai Carabinieri.

    Condanno, da parte mia, l’ennesima aggressione razzista alimentata da una cattiva politica. E nei prossimi giorni voglio incontrare il ragazzo vittima di questo deprecabile episodio per manifestargli solidarietà, insieme ai sindaci dei comuni di Almese e Avigliana. L’Italia non è fatta, per fortuna, solo da bulli che picchiano chi ha il colore della pelle diverso. Anzi, questi sono una rara minoranza. C’è invece un’Italia preponderante, anche se poco visibile, che accoglie, fatta di persone come quelle da me incontrate nei comuni di Avigliana e Almese, che hanno progetti per l’inclusione di chi arriva da Paesi stranieri.

    Avigliana, tra l’altro, è capofila di 19 Comuni del territorio, nel progetto Mad (Micro accoglienza diffusa) che in Val di Susa dal 2016 mette in pratica l’integrazione. Negli ultimi tre anni non sono mai accaduti episodi di razzismo. La popolazione di Avigliana si è sempre dimostrata solidale e dal progetto Mad ha tratto anche benefici: 30 alloggi privati affittati a prezzi di mercato, posti di lavoro e vantaggi per il commercio locale.

    Sul fatto anche il sindaco della cittadina ha espresso la sua solidarietà: «L’aggressione al giovane senegalese è un episodio deprecabile. – dichiara Andrea Archinà – A pochi giorni dalla ricorrenza del settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani, a maggior ragione vogliamo ribadire come tali atti non siano ammissibili in una società che vuole definirsi civile. Da qualche mese a questa parte sembra invece che quelli che ormai eravamo abituati a considerare tristi ricordi di un’epoca lontana, stiano riemergendo sotto nuove forme di discriminazione. Avigliana e la Valle di Susa, non solo si stringono intorno a Pape Bassirou Tine esprimendogli la loro vicinanza e solidarietà, ma sono a ribadire il valore centrale della persona a prescindere da qualsiasi distinzione di razza, sesso, religione, ideale politico. Desiderano, inoltre, testimoniare ancora una volta come una reale e positiva integrazione, non solo sia concretamente possibile, ma necessaria e auspicabile per il bene di tutti».

     

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