• Boom di avvocati iscritti al corso di diritto antidiscriminatorio

    Boom di iscritti al corso di diritto antidiscriminatorio, partito ieri pomeriggio e promosso dalla Regione, dall’Ordine degli avvocati del Piemonte, e destinato ai legali che desiderano entrare negli elenchi collegati al Fondo regionale antidiscriminazione. Erano quasi 200 i professionisti che hanno affollato l’aula magna del Palazzo di giustizia di Torino. Per lo più donne e una cinquantina di uomini. Quasi il doppio rispetto alle tre passate edizioni.

    “Il corso prevede un ciclo di 7 incontri e due prove finali. E forse la crescita di adesione è dovuta al clima generale eanche alle nuove direttive contro l’odio razziale volute dal procuratore capo Armando Spataro. – afferma l’assessora ai Diritti civili, Monica Cerutti – La Regione Piemonte è la prima in Italia a sostenere le spese legali a favore di tutti i piemontesi vittime di discriminazioni, sia per via del genere, che dell’orientamento sessuale, della provenienza geografica o del credo religioso. Tutto questo è stato possibile grazie alla nostra legge 5 del 2016. In ogni provincia è stato attivato un nodo antidiscriminazione che dà informazioni sulle azioni di prevenzione che si possono mettere in campo, ma consiglia anche le azioni da prendere per difendersi se si subisce un’ingiustizia, come per esempio il ricorso in giudizio”.

    Proprio in questo caso entra in gioco il fondo, che è già stato utilizzato da tre donne discriminate sul posto di lavoro. Questo copre non solo le spese giudiziali ma anche quelle extragiudiziali legate alla causa. Possono fare domanda per accedervi le vittime di discriminazione ma anche le associazioni. Chi sarà costretto ad adire le vie legali, potrà contattare lo 011/4325505 per avere una consulenza e dovrà scegliere un avvocato o un’avvocata tra quelli iscritti nell’albo collegato al fondo. Per ora gli elenchi sono stati istituiti a Torino, Novara e a Cuneo.
    La Regione, nel caso che il presunto discriminato vinca la causa, potrà rivalersi sul convenuto in giudizio e recuperare la somma anticipata.

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