Il Consiglio regionale del Piemonte sancisce la chiusura delle Federazioni sanitarie, ma la Regione Piemonte invita le stesse a continuare la loro attività: anarchia istituzionale o malafede?
Apprendiamo da organi di stampa che la Federazione sanitaria Piemonte 2 avrebbe bandito una gara a procedura ristretta con scadenza al 25 novembre 2013 per l’assegnazione del “Servizio di archiviazione e gestione delle cartelle cliniche e di altra documentazione sanitaria/amministrativa prodotta dai Presidi Ospedalieri e Strutture afferenti alle AA.SS.LL. TO2 e TO4”.
Peccato che il 5 novembre il Consiglio regionale del Piemonte abbia approvato il disegno di legge che cancella le Federazioni, ovvero la ratifica della richiesta del cosiddetto “tavolo Massicci “ presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Come avvenga il superamento e la gestione del percorso transitorio fino alla fine dell’anno è stato rimandato ad altri atti.
Intervistata dal sito lospiffero la dottoressa Silvia Torrengo, che guida la Federazione Sovrazonale Piemonte 2 ha dichiarato che sarebbe stata la Regione stessa a invitare i dirigenti sanitari a continuare la loro attività senza limitarsi alla normale amministrazione. La domanda sorge spontanea: ci troviamo davanti a un caso di anarchia istituzionale o di malafede? Per quale motivo non è stata avviata la procedura che porterà al superamento delle federazioni attraverso un percorso transitorio da qui alla fine dell’anno?
Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiedere di chiarire gli aspetti poco trasparenti rispetto a questa situazione.
Cota prenda atto del suo fallimento e illustri la nuova bozza del Programma Operativo 2013-2015 che ha richiesto il ministero entro il 10 settembre
La denuncia dei medici delle Molinette deve essere presa con estrema serietà. Quella che loro mettono in evidenza è una situazione critica che si trascina avanti da troppo tempo. Sulla struttura ospedaliera torinese non sono stati realizzati più interventi di adeguamento in vista della nascita della Città della Salute il cui progetto è in una evidente fase di stallo.
La risposta che il Presidente Cota ha dato ai medici è paradossale. E’ del maggio scorso la relazione dei tecnici del ministero che nell’ambito del Tavolo Massicci avevano sollevato perplessità sulla “Città della Salute e della Scienza di Torino” e chiesto chiarimenti su quel progetto. Come si fa dunque a chiedere di fare squadra per esigere un aiuto nella realizzazione di un qualcosa che non è stato reputato già mesi fa credibile e all’altezza di un investimento importante come quello che si prospetta? Leggi Tutto