Nel piano economico 2013 del CSI continua a mancare tutta la partita sanitaria. Cosa dice l’assessore Monferino?
L’assemblea del CSI-Piemonte ha approvato il piano economico del 2013 con una previsione di ricavi per 121 milioni di euro.
Significativa la contrazione rispetto al volume dell’anno scorso pari a circa 160 milioni.
Evidente il fatto che in questo conteggio l’informatizzazione integrata del sistema informativo sanitario non sia prevista.
Chiediamo allora all’assessore Giordano che fine abbia fatto il suo piano. Ricordiamo che questo prevedeva per il consorzio una prima fase con un incremento del volume annuo di attività di 100 milioni di euro, dovuto in gran parte proprio ai sistemi informativi per la sanità regionale, attestandosi su un volume complessivo di 250 milioni di euro. Questa crescita sarebbe continuata arrivando alla fine della trasformazione del consorzio al volume di 350 milioni di euro annui. Leggi Tutto
Sul CSI-Piemonte anche i saggi ci danno ragione
La nota dei saggi (Curcurutu, Ferranti e Asprea) che si sono occupati di analizzare la situazione del CSI-Piemonte per alcuni aspetti ci conforta perché in parte ripercorre le considerazioni che nel tempo abbiamo fatto anche noi.
E’ una relazione condivisibile quando dice che prima bisogna sanare la situazione finanziaria del CSI-Piemonte e affidargli prioritariamente tutta l’informatizzazone pubblica piemontese, allargando il perimetro dei servizi, e solo dopo aprire una discussione sulla ragione sociale. Leggi Tutto
Ospedale Valdese: lunedì in Commissione sanità porteremo le istanze dei cittadini che oggi si sono riuniti in assemblea
Oggi presso l’Ospedale Valdese si è tenuta un’assemblea pubblica nella quale si è discusso del futuro della struttura sanitaria: si tratta di un polo d’eccellenza della medicina di genere che deve essere difeso a tutti i costi.
Alla manifestazione, molto partecipata, hanno aderito cittadini, pazienti, sindacati, associazioni di donne, lavoratori e amministratori. Giorno dopo giorno la mobilitazione sta crescendo e non è animata, come sostiene l’assessore Monferino, esclusivamente da commercianti della zona che temono di perdere profitto. Leggi Tutto
Giunta e direttore hanno gravi responsabilità sulla situazione del CSI-Piemonte: inaccettabile la minaccia della cassaintegrazione
Sembrerebbe ormai certo che nel futuro dei lavoratori del CSI-Piemonte vi sia la cassaintegrazione. A renderlo noto non è una comunicazione ufficiale dell’azienda, ma alcune voci che circolano tra i dipendenti e sui giornali. Quando si ha a che fare con la vita delle persone dovrebbero essere utilizzati metodi differenti, e di questo siamo fortemente convinti.
Al momento non ci è dato conoscere il numero dei lavoratori che potrebbero essere colpiti dal provvedimento di cassaintegrazione e neppure i metodi che verranno adottati per la selezione di questi. Leggi Tutto
La drammatizzazione sul CSI-Piemonte nasconde logiche di piccolo cabotaggio
Apprendiamo dai giornali che è scattato l’ennesimo allarme stipendi per i lavoratori del Csi-Piemonte.
Non sottovalutiamo i problemi di cassa dei soci consorziati, a partire dalla Regione, ma comincia a nascere il sospetto che le continue drammatizzazioni nascondano un disegno o più disegni che vorremmo comprendere meglio.
Non è più accettabile un continuo logorio che va a danneggiare la credibilità del consorzio e crea un clima di sfiducia fra i lavoratori nei confronti delle istituzioni stesse. Leggi Tutto