• La riforma dei diritti continua: una legge sull’immigrazione

    Gestire l’immigrazione in Piemonte facendolo a tutto tondo. Il nostro impegno non è rivolto solo all’accoglienza dei profughi che arrivano sul territorio regionale, ma la Regione si sta concentrando anche sui cittadini stranieri che qui risiedono, lavorano e vivono.

    Avanza il percorso di applicazione del Piano regionale per l’accoglienza dei profughi e avanza anche il processo di ampliamento dei diritti delle persone straniere in Piemonte anche grazie all’approvazione di mercoledì scorso del disegno di legge numero 141 contro ogni forma di discriminazione. Questo è stato l’ultimo passaggio del cammino legislativo dei diritti che ha portato, oltre all’approvazione del ddl sopra citato, anche l’approvazione della Legge regionale n. 4 del 24 febbraio 2016 contro la violenza sulle donne.

    Adesso però dobbiamo fare un ulteriore passo in avanti con l’approvazione di una legge regionale sull’Immigrazione. Attualmente in Piemonte esiste una legge regionale che risale al 1989 e prevede interventi a favore degli immigrati extra-comunitari e che prevede la convocazione di una Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie.

    Una sorta di Consulta 2.0 ispirata a quella prevista dalla legge l’abbiamo convocata per venerdì 1 aprile alle ore 14.30 presso la sede della Regione in via Avogadro 30 a Torino, proprio per costruire in modo partecipato la nuova legge regionale. Abbiamo convocato le associazioni iscritte nel registro del ministero delle politiche sociali, i componenti della vecchia consulta, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei consigli territoriali delle Prefetture.

    Il nostro vuole essere anche un messaggio in risposta al clima difficile che stiamo vivendo e che potrebbe portare a una chiusura nei confronti dei/delle cittadini/e stranieri/e. La reazione deve essere esattamente l’opposta, di inclusione per superare diffidenze, paure e discriminazioni.

  • Che fine hanno fatto i 10.000 profughi minorenni scomparsi?

    Che fine hanno fatto quei 10.000 profughi minorenni scomparsi dopo essere arrivati in Europa? Oggi i quotidiani ci raccontano dell’allarme lanciato da Brian Donald, capo dello staff di Europol, durante un’intervista rilasciata all’Observer. Sarebbero infatti 10.000 i minori emigrati da soli nel nostro continente e dei quali non si sa più nulla; di questi almeno 5.000 sarebbero scomparsi nel nostro Paese. Leggi Tutto

  • Un appello ai sindaci per l’adesione al bando SPRAR

    Un appello di Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, ai sindaci e alle sindache piemontesi per una massiccia adesione al bando per l’accoglienza SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che scadrà a metà febbraio. Leggi Tutto

  • Presentato il Vademecum sull’accoglienza dei profughi: uno strumento di informazione, non di propaganda

    È stato presentato questa mattina a sindaci ed enti gestori dell’accoglienza profughi in Piemonte il Vademecum redatto dall’assessorato all’Immigrazione della Regione. Un testo, che ho fortemente voluto, che raggruppa al suo interno informazioni necessarie per la gestione dell’accoglienza, per il percorso giuridico, per gli aspetti sanitari, per l’attività di volontariato, la formazione e per l’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo. Leggi Tutto

  • Non limitiamoci a contare i bimbi morti! Lavoriamo per salvare la loro vita prima

    C’era anche un neonato tra i sette piccoli migranti uccisi dal mare e dalla disperazione. Oggi i giornali ne parlano e forse lo faranno anche domani e dopodomani, ma presto smetteranno di farlo per dimenticarsene fino alla prossima strage di innocenti. Sono passati pochi mesi dalla morte del piccolo Aylan Kurdi; era settembre e l’opinione pubblica si commosse e indignò a tal punto da indurre i capi di Stato a volgere lo sguardo a quel corpicino steso a pancia in giù sulla spiaggia di Bodrum. Leggi Tutto