• Solidarietà a NovarArcobaleno, il sindaco ci ripensi

    “Apprendo con dispiacere la decisione del sindaco di Novara di negare il patrocinio al ‘Novara Pride’, la manifestazione per l’orgoglio omosessuale in programma sabato 26 maggio in città.

    Leggi Tutto

  • Il caso della piscina di Novara all’esame del Centro regionale antidiscriminazioni

    A pochi giorni dalla settimana antirazzista apprendiamo di un caso che riguarda il Comune di Novara che potrebbe trattarsi di discriminazione indiretta, perché non agita direttamente, pur avendo chiaro un fine discriminatorio nei confronti di giovani richiedenti asilo. Leggi Tutto

  • “I lunedì nei centri antiviolenza”, questa mattina a Novara: priorità ai minori vittime di violenza assistita

    Questa mattina ho visitato il Centro antiviolenza di Novara. La visita rientra nella serie di incontri de “I lunedì nei centri antiviolenza”, un monitoraggio utile a comprendere come possa essere migliorato il sistema di protezione delle donne piemontesi, oltre a valorizzare l’attività condotta territorialmente dalle operatrici, alcune volontarie. Leggi Tutto

  • La rete dei nodi provinciali contro le discriminazioni

    Dal 20 luglio, data della presentazione a Vercelli del primo nodo antidiscriminazione previsto dalla legge regionale 5 del 2016, di strada ne abbiamo fatta tanta. Ieri siamo arrivati fino a Novara dove abbiamo presentato il sesto nodo; nei mesi scorsi siamo stati a Torino, Verbania, Biella e Asti. Mancano solamente più due, Alessandria e Cuneo, a completare la rete regionale. Leggi Tutto

  • Inaugurata la nuova Residenza Universitaria Castalia a Novara

    Questa mattina ho partecipato con grande piacere all’inaugurazione della nuova Residenza Universitaria Castalia a Novara, una struttura moderna, recentemente ristrutturata, che si trova nella zona centrale della città all’interno del Campus Universitario situato nel complesso Ex Caserma Perrone. Una nuova struttura a disposizione dei nostri studenti ed in particolare degli studenti dell’Università del Piemonte Orientale.

    La Regione in questi due anni ha fatto molti sforzi e investito molto sul diritto allo studio, quindi vederne i risultati concreti fa davvero piacere. Come Regione abbiamo infatti stanziato ben 1.300.000 euro nel 2014 e 500.000 euro nel 2015 necessari alla riapertura della residenza universitaria di via Verdi a Torino che avverrà ad aprile e completare i lavori di ristrutturazione della dell’ex caserma Perrone qui a Novara.

    Il numero di posti gestiti da EDISU è più che triplicato dal 2000 ad oggi. L’incremento è “concentrato” nel 2006, anno in cui sono state acquisite le tre residenze olimpiche: Villa Claretta,

    Olimpia e Borsellino. Dal 2006 al 2014 l’aumento dei posti è più modesto: +8,5% pari a quasi 200

    posti in più. Nel 2000 i posti letto erano 725, oggi sono 2.433 e con gli 82 posti della Residenza Castalia che abbiamo inaugurato oggi arriviamo a 2.515 posti letto. Il Piemonte è la quinta Regione per numero di posti letto, dopo Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Marche.

    La nostra Regione nel 2013, sotto la presidenza Cota, stanziava 12.120.166 euro per il diritto allo studio; passati a 17.000.000 nel 2014 e a 17.300.000 nel 2015. Numeri che ci hanno permesso di coprire una percentuale sempre maggiori di richieste: siamo passati dal 55,1% del 2013/14, all’86,6% di quest’anno. Ed è grazie a questo 86,6% che possiamo godere di 5.772.328 euro in più dal Fondo Integrativo per l’anno 2015. Non si tratta di un dato che può essere ignorato.

    L’inversione di rotta rispetto alla Giunta Cota è stata netta, ben 2.189 studenti in più hanno ricevuto la borsa di studio, nel 2013/14 su 8.706 aventi diritto avevano avuto la borsa di studio 4.801 studenti (cioè il 55%), nell’anno accademico 2014/15 su 8.219 aventi diritto, 6.990 hanno ricevuto la borsa (ovvero l’85%). Infine quest’anno accademico in corso, 2015/16, su 8.038 aventi diritto, hanno avuto la borsa 6.962 studenti, cioè l’86,6%

    È evidente che non possiamo ancora dirci appagati dai risultati che abbiamo ottenuto perché non lo saremo fino a quando ci saranno ancora studenti idonei non beneficiari in Piemonte, ma il percorso di risanamento è cominciato ed è ben visibile sotto gli occhi di tutti.

    Era un impegno che ci eravamo presi, ed è piacevole constatare come la politica se vuole, può non fermarsi agli annunci e agli slogan ma portare risultati concreti. Le risorse che investiamo nel sostenere gli studenti universitari più meritevoli ma in condizioni economiche disagiate sono uno degli investimenti migliori sul futuro della nostra Regione.