
M’impegno: Liste d’attesa
2. M’impegno a lavorare per azzerare le liste d’attesa e per aumentare le risorse destinate alla non autosufficienza. In questi anni di centrodestra in Piemonte i malati non autosufficienti e le loro famiglie hanno più volte mostrato il loro disappunto per le politiche messe in atto dalla Giunta Cota. Il nostro obiettivo sarà quello di ripristinare un servizio degno di domiciliarità domestica
Cancro alla mammella: alle Molinette liste d’attesa di 60 giorni. Lo rivela Cavallera rispondendo a un nostro Question Time. Ecco le vere motivazioni della proroga del TAR

Sanità, domani la Festa Provinciale di SEL aprirà con i dati forniti da Cavallera in merito alle liste d’attesa per le pazienti oncologiche in Piemonte
Il volto di chi ha smantellato la Sanità piemontese è quello di Roberto Cota; il volto di chi subisce gli effetti dei tagli è quello dei nostri cari che ogni giorno devono patire i disservizi causati da un servizio amputato. L’esempio più eclatante è quello del Valdese di Torino per il quale giorno dopo giorno si stanno battendo cittadini e associazioni.
Chi aveva garantito la continuità dell’assistenza sanitaria dovrebbe provare vergogna davanti alle decine di pazienti oncologiche che si ritrovano senza un supporto medico adeguato. Avevano promesso l’avvio di una nuova Breast Unit all’interno della Città della Salute, peccato che non ci siano i soldi neppure per avviare il tanto ambizioso progetto della cittadella sanitaria. Leggi Tutto
Tavolo Massicci, le opposizioni avevano ragione su tutta la linea. Adesso su Valdese, emodinamiche e punti nascite la Regione ci ascolti subito
“Meglio tardi che mai”: mai tale detto fu più azzeccato se non nel caso della gestione sanitaria della Regione Piemonte.
“Meglio tardi che mai” perché finalmente dopo quasi un mese è mezzo dalla riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza siamo riusciti ad ottenere il verbale della seduta; “meglio tardi che mai” perché dopo tutte le denunce che abbiamo fatto in merito alle lunghe liste d’attesa che devono subire le persone non autosufficienti anche lil problema è stato rimarcato dal ministero; “meglio tardi che mai” perché anche la Regione ha dovuto registrare l’inutilità delle federazioni sanitarie. Leggi Tutto