
Corridoi umanitari per evitare le stragi, l’UE li deve attivare
Ne ha già viste tante Fortune, la bimba di nove mesi nigeriana che il 24 maggio è stata tratta in salva da un gommone carico di profughi al largo di Lampedusa. I giornali ci raccontano di come l’Italia e l’Europa stiano facendo a gara per prenderla in adozione e regalarle un futuro, ma quel di cui abbiamo bisogno sono misure strutturali per affrontare le migrazioni che verranno rendendo più efficace il sistema di accoglienza e il sostegno allo sviluppo per i Paesi africani. Tutto questo per evitare che ci siano altre piccole Fortune da raccontare. Leggi Tutto

In memoria delle 366 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013: ma i morti non sono finiti
Era il 3 ottobre del 2013 quando un “barcone della speranza” affondò a poche miglia da Lampedusa. I morti accertati furono 366 e 20 i dispersi presunti. Solamente 155 persone si salvarono e di queste 41 erano minori. Chi è sopravvissuto alla tragedia, una delle più drammatiche della storia, lo deve alla prontezza di alcuni pescatori che lanciarono l’allarme e portarono i primi soccorsi. Leggi Tutto

In memoria delle vittime di Lampedusa aderisco all’appello al silenzio promosso dal Comitato 3 ottobre
A Lampedusa il 3 ottobre del 2013 alle 6,30 del mattino alcuni pescherecci locali lanciarono un primo allarme in merito al naufragio di un’imbarcazione con a bordo migranti provenienti da Eritrea, Ghana, Somalia, Etiopia e Tunia. I primi soccorsi furono merito degli stessi pescatori, i mezzi della Guardia Costiera ci misero un’ora per giungere sul posto. Il bilancio finale di quella orribile notte contò: 366 vittime accertate, 20 presunti dispersi e 155 superstiti di cui 41 minori. Gli immigrati che quella notte scamparono alla morte furono indagati e accusati per il reato di clandestinità. Leggi Tutto
Insieme a migranti e rifugiati in presidio davanti alla RAI per chiedere l’abolizione della Bossi-Fini e dei CIE
“Tragedia di Lampedusa: non un incidente né una fatalità”, così il Movimento Migranti Rifugiati Torino ha voluto chiamare la manifestazione che questa mattina ha radunato un centinaio si persone davanti alla sede Rai di Torino in via Verdi. I manifestanti hanno denunciato l’indifferenza della politica italiana ed europea in merito ai temi dell’immigrazione e dell’asilo.
Il nostro impegno sul fronte delle politiche per l’immigrazione è noto, in questi anni abbiamo seguito da vicinissimo le vicissitudini del Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino, le vicende dei rifugiati in Piemonte e l’evolversi dell’occupazione e autogestione delle palazzine dell’ex Villaggio Olimpico. Per questi motivi questa mattina abbiamo voluto manifestare insieme ai migranti per dire “no all’indifferenza e alle lacrime di coccodrillo” e per incitare il nostro Governo e quelli europei a modificare leggi che sono antiquate e al limite della legalità. Leggi Tutto
Lampedusa, anche la bandiera della Regione Piemonte sia a mezz’asta e listata a lutto per esprimere il dolore e il cordoglio dell’Istituzione e di tutti i piemontesi
Anche il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Regione Piemonte esprime profondo cordoglio per l’immensa tragedia di Lampedusa nella quale al momento sono state accertate 90 vittime e 250 sono i dispersi. Più volte in passato abbiamo puntato il dito sull’insufficienza legislativa del nostro Paese in merito alle politiche per l’accoglienza.
Abbiamo chiesto in diverse occasioni una radicale riforma delle politiche italiane sull’immigrazione. Adesso oltre al cordoglio dobbiamo mettere in atto una rivoluzione in questo ambito e lo dobbiamo fare per rispetto delle vittime di oggi, ma anche per rispetto di tutti coloro che hanno perso la vita in passato sempre dentro quel tratto di mare che è il più grande cimitero a cielo aperto del mondo. Leggi Tutto