• Chiamparino non si può affidare ad alcuni dei protagonisti del disastro Cota

    Abbiamo letto con interesse l’analisi di Luigi La Spina su La Stampa di oggi e crediamo che l’allarme che in qualche modo viene lanciato sia condivisibile, ma l’eventuale panorama che viene tracciato assolutamente no.
    La Spina mette in evidenza come stia crescendo la preoccupazione all’interno del centrosinistra per una crescente voglia di protesta nell’elettorato con un conseguente spostamento di voti verso il Movimento 5 Stelle. È vero le persone sono arrabbiate con la classe politica. Possiamo dare loro torto? Non del tutto. In Piemonte abbiamo avuto una delle peggiori classi politiche del Paese con il Governo di centrodestra che è naufragato in un mare di guai. I politici sono tutti uguali? Assolutamente no, ci sono persone che hanno inteso l’impegno politico con serietà lavorando bene e credendo in quel che hanno fatto.
    Come si può dunque tamponare l’emorraggia di voti che da sinistra si sposta verso i populismi? Tornando a parlare agli elettori di sinistra. La Spina dice che Chiamparino spera nel Nuovo Centro Destra per avere una stabilità nel prossimo Consiglio regionale, ma come si può affidare agli stessi attori della recita che si è appena conclusa una parte importante nel futuro prossimo del Piemonte?
    Una grande parte dell’elettorato di centrosinistra, non solo SEL, non spera nell’aiuto di Sacchetto e Coppola. L’elettorato di sinistra, che non fa considerazioni solo sulla TAV, vuole certezze sui temi chiave che lo rappresentano. I famosi Beni Comuni sono ancora un cardine della nostra idea politica.
    I voti che da sinistra si spostano sui 5 Stelle arrivano anche da questa insoddisfazione. Vogliamo fermare questa emorraggia? Il centrosinistra, non solo SEL, cominci a parlare a chi nella sinistra ha creduto e vuole tornare a credere.