Per IPLA una possibilità ci sarebbe, ma la Regione dice di aver finito i soldi
A questo punto la questione diventa politica. Oggi abbiamo chiesto alla Giunta regionale di spiegarci per quale motivo la Regione non abbia chiesto una deroga sul decreto spending review al Governo per risolvere la questione IPLA. Sì perché il comm 3 dell’art.4 del decreto sulla Spending Review “Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche” prevede alcune deroghe che l’Assessore non ha tenuto in considerazione. Ci viene detto infatti: “Le medesime disposizioni non si applicano qualora, per le peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto, anche territoriale, di riferimento non sia possibile per l’amministrazione pubblica controllante un efficace e utile ricorso al mercato”. Leggi Tutto
La Lega Nord non imiti il tecnocrate Monti: esiste una deroga del Governo per salvare l’IPLA. Question Time mercoledì in Consiglio
Oggi in I Commissione l’Assessore Maccanti ha illustrato il piano sulle partecipate dichiarando che il “core business” dell’IPLA ha senso solo per la Regione Piemonte. In poche parole ci ha dato ragione: l’Istituto è un ente strumentale che deve rimanere pubblico perché si occupa principalmente di ambiti che riguardano il benessere del cittadino e che potrebbero non rientrare nelle strategie di un’azienda privata.
Dal punto di vista economico, se la volontà della Giunta dovesse rimanere quella di applicare la spending review all’ente, le vie percorribili sarebbero due: procedere con lo scioglimento che verrebbe a costare 1.400.000 euro alla Regione, oppure ricapitalizzarlo e metterlo sul mercato, ma con un oggettivo disinteresse del mercato. Questo è il quadro che ci è stato fornito fino ad oggi, ma è incompleto. Leggi Tutto
Indecorosa l’assenza di Giunta e maggioranza all’audizione dei lavoratori dell’IPLA
Il 16 ottobre i lavoratori dell’IPLA davanti al Consiglio regionale cantavano “Elena Maccanti ora ci mandi a casa tutti quanti?”. Non sappiamo se questa sia la volontà dell’assessore, ma il futuro dell’istituto non è una questione personale, ma un interesse del Piemonte e dei piemontesi.
La scorsa settimana non erano stati ricevuti, oggi è stata loro concessa la tanto richiesta audizione, ma nessuno della Giunta o della maggioranza si è presentato. I lavoratori dell’IPLA continuano ad essere ignorati da Cota e soci. Un comportamento del genere oltre ad essere inaccettabile è anche indecoroso per l’istituzione che il presidente ed i suoi assessori dovrebbero rappresentare davanti ai cittadini. Leggi Tutto
L’IPLA è un bene del Piemonte, non della giunta Cota: vengano ascoltati i lavoratori al più presto
Alla crisi ognuno risponde a proprio modo ed i lavoratori dell’IPLA oggi davanti al Consiglio regionale del Piemonte hanno messo le mani avanti e si sono offerti in vendita ai passanti. Pedologo con esperienza ventennale; dottore forestale ideale per risparmio energetico; biologa sottocosto e anche in saldo; agronomo esperto in fitopatologia: queste sono solo alcune delle figure che con ironia e una buona dose di sarcasmo oggi sono state vendute da un collega improvvisatosi piazzista per l’occasione.
“Se non facciamo ridere nessuno ci considera” – ci hanno detto alcuni dei lavoratori impegnati nella manifestazione, ma di questa situazione vi è ben poco da ridere. Leggi Tutto
Vendesi IPLA. Oggi la Regione Piemonte purtroppo è uscita allo scoperto: l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente sarà ceduta
L’Assessore Maccanti rispondendo oggi in aula ad una nostra interrogazione a risposta immediata ha chiaramente dichiarato che l’IPLA verrà messa sul mercato.
Indipendentemente dal fatto che l’Istituto sia o no interessato dal decreto sulla Spending Review, potrebbe non esserlo se di interesse pubblico, la Regione procederà alla sua cessione.
Rileviamo che almeno ne viene scongiurata la liquidazione.
Oggi ci è stato detto che la Regione prevede una ricapitalizzazione dell’ente e in questa ottica starebbe cercando di reperire le risorse economiche necessarie per sanare un buco di bilancio pari a 700.000 euro. Paradossalemnte però la crisi dell’IPLA ha una genesi istituzionale dovuta ai minori affidamenti proprio da parte della Regione. Leggi Tutto