
Bene la decadenza di Giovine, ma il voto alla surroga di Sara Franchino è uno schiaffo alla legalità
Questa mattina la Giunta per le elezioni ha finalmente ristabilito la legalità all’interno dell’amministrazione regionale: la decadenza di Michele Giovine quale consigliere regionale è stato un atto dovuto che purtroppo è arrivato con un troppo ritardo. Il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà non ha voluto partecipare al voto successivo, quello sulla surroga di Sara Franchino al posto dello stesso Giovine perché siamo convinti che sia un provvedimento discutibile e che vada contro qualsiasi logica. Leggi Tutto
Per il centrodestra sono più importanti gli interessi di Giovine che quelli dei piemontesi: hanno infangato l’onorabilità della Regione Piemonte
Il comportamente della maggioranza di Roberto Cota è inaccettabile: il centrodestra facendo mancare il numero legale durante la Giunta per le elezioni che avrebbe dovuto convalidare la decadenza di Michele Giovine ha infangato ulteriormente l’onoralibilità della nostra istituzione. Oggi abbiamo avuto la prova che per gli alleati dei Pensionati per Cota sono più importanti gli interessi di Michele Giovine che la rispettabilità della Regione Piemonte.
All’interno della nostra amministrazione regionale non può regnare l’anarchia: la legge è uguale per tutti e davanti a una condanna penale definitiva non ci devono essere “se” e non ci devono essere “ma”. Il Presidente della Regione deve spiegare ai cittadini piemontesi e a noi per quali motivi la sua maggioranza oggi ha disertato volontariamente una seduta delicatissima che avrebbe dato un briciolo di credibilità alla nostra istituzione.
Il rinvio della decadenza di Giovine un atto gravissimo che rende ancora più precaria la vita di questo Consiglio regionale

Oggi ancor di più il governo di Roberto Cota non è più legittimo. Venga interrotta questa sceneggiata e la parola torni ai Piemontesi

Si faccia rapidamente chiarezza distinguendo possibili condotte illegali da eventuali errori di rendicontazione come quelli dell’Artesio
Non vogliamo addentrarci nel merito dei provvedimenti giudiziari che sono stati consegnati a quattro consiglieri della Regione Piemonte, perché crediamo che le valutazioni politiche dovranno essere fatte a conclusione delle indagini.
Ma su un punto vogliamo subito essere chiari: non si può mettere in discussione l’integrità morale e politica di Eleonora Artesio.
Siamo sicuri che presto verrà chiarito questo equivoco e siamo convinti che chi di dovere sarà in grado di distinguere quello che potrebbe essere un semplice errore di rendicontazione da quelle che potrebbero essere condotte da condannare fermamente.