• Primissime considerazioni a caldo sul voto

    I risultati delle elezioni amministrative non ci riservano particolari sorprese.
    Ciascuno tende a vedere il proprio bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto.
    Un risultato positivo però lo voglio sottolineare: l’affermazione al primo turno di Massimo Zedda a Cagliari, e di quel centrosinistra nelle amministrazioni locali, che invece a Torino qualcuno ha voluto dichiarare morto, in funzione di un inesistente progetto nazionale, ora certificato anche dall’assenza di consenso.
    É invece un dato oggettivo il fatto che il vero competitore, in termini di voti, sia il Movimento 5 Stelle, che, laddove si presenta, è ormai una forza politica con un suo radicamento che non raccoglie solo il voto di protesta, e riesce, mantenendo volute ambiguità su alcuni temi, a raccogliere sia a destra che a sinistra.
    Sarà il compito delle prossime due settimane farle emergere.
    Intanto però voglio fare i miei complimenti alle candidate e ai candidati di Progetto Torino, per la passione e la determinazione. Il risultato ottenuto, con un simbolo nuovo e la poca visibilità che viene data a una lista di coalizione, in una campagna elettorale che ha lasciato spazio quasi esclusivamente ai candidati a sindaco, ė importante e significativo.

  • Per una sinistra che non ha abbandonato l’ambizione di governare

    Le elezioni amministrative di giugno 2016 avvengono in un clima politico confuso, in cui molte persone stentano ad identificarsi in una formazione politica. Tuttavia continua ad esserci un bisogno di sinistra da declinare in politiche concrete che possano caratterizzare le scelte di governo della città, provando il difficile esercizio di coniugare la coesione sociale con uno sviluppo sostenibile.

    Per questo appoggio la lista “Progetto Torino. Sinistra per la città” per il Comune e le circoscrizioni, con molte candidate e molti candidati, con cui ho condiviso un percorso politico o che ho incontrato più recentemente, condividendo iniziative volte alle pari opportunità e alla valorizzazione delle differenze.

    Insieme a loro vorrei continuare a costruire politiche concrete sulla città, primo obiettivo di un’elezione amministrativa, mantenendo come riferimento lo spazio del centrosinistra, al pari di altre liste civiche in città importanti, come Milano e Bologna.

    Infatti, il partito da cui provengo, Sinistra Ecologia Libertà, non è più presente con il suo simbolo in nessuna di queste competizioni, ma a Milano, ad esempio, è protagonista di una lista che sostiene il candidato del centrosinistra, Beppe Sala.

    Questa è la strada di una sinistra che non ha abbandonato l’ambizione del governo, con tutte le sue difficoltà, chiudendosi nell’angolo della testimonianza, come invece ha deciso Torino in Comune, che infatti si è collegata idealmente con la candidatura milanese alternativa al centrosinistra di Basilio Rizzo.

    L’esempio milanese dimostra anche che non esiste al momento un progetto nazionale alternativo al centro sinistra, ma solo il rischio di frammentare una legittima voglia di sinistra, esclusivamente a vantaggio del Movimento Cinque Stelle, le cui scelte su temi centrali sono ondivaghe o poco chiare. Mi riferisco ad esempio alle materie sulle quali lavoro in regione, i diritti civili, con scelte nazionalmente incomprensibili sulle unioni civili, e sull’immigrazione, su cui il Movimento ha posizioni ambigue, spesso vicine alla destra, tanto che il segretario della Lega ha dichiarato il suo sostegno ai loro candidati in caso di ballottaggio. A ciò si aggiunge che l’ipotetica giunta del Movimento Cinque Stelle avrebbe come assessore al bilancio Sergio Rolando, il tecnico di fiducia della precedente giunta regionale del leghista Cota, che ho potuto conoscere in prima persona come consigliera di opposizione. A partire dai tagli fatti su spese importanti come le borse di studio universitarie che la giunta di centrosinistra a cui appartengo ha subito deciso di annullare, riportando la copertura degli aventi diritto al 100%. Una scelta di parte dunque, quella della candidata Appendino, ma certo non di sinistra.

    Non è pertanto giustificata a sinistra alcuna ambiguità verso il Movimento 5 Stelle.

    Sono quindi a chiedere di votare e far votare la lista Progetto Torino nel Comune e nelle circoscrizioni, a sostegno di Piero Fassino, con le sue candidate e i suoi candidati, portatori di competenze consolidate e novità interessanti, in un progetto che guarda al futuro della nostra città innanzitutto, mantenendo principi e valori di sinistra.

  • SEL in Piemonte raddoppia i voti rispetto alle Regionali del 2010

    Alle Elezioni amministrative la proposta di coalizione di centrosinistra ha tenuto. Sel Raddoppia i propri voti rispetto alle Regionali del 2010. Il risultato non ci soddisfa perché la nostra proposta non è ancora così visibile.
    Per il PdL è risultato pesantemente l’astensionismo. In Piemonte potranno esserci molte sorprese a partire dalla Regione dove Cota non ha più una maggioranza.