Irricevibile la minaccia di non rinnovare al Csi-Piemonte la convenzione della Regione
Oggi continua la nostra attività ostruzionistica in Commissione Bilancio sul disegno di legge di riorganizzazione del Csì-Piemonte. L’assessore Ghiglia continua a sostenere la propria proposta attribuendo all’intervento dei privati un valore salvifico, che consentirebbe di mantenere i livelli occupazionali del Consorzio.
I privati sarebbero, a suo avviso, interessati alla partita sanità, e permetterebbero alla Regione di spendere di meno. Non ci viene mai portata una stima concreta, con un confronto con altri fornitori di servizi, né una proiezione di come sarebbero realizzati i rsiparmi. Leggi Tutto
Nessuna scorciatoia verso lo smantellamento del CSI-Piemonte. Il pubblico può anche autoriformarsi
Oggi l’assessore Ghiglia ha ribadito l’urgenza di approvare il disegno di legge che di fatto potrebbe portare allo smantellamento del CSI-Piemonte. Le motivazioni addotte sono l’antieconomicità del consorzio gravato di ridondanti costi aziendali, senza mai portare però dei dati certi che mettano ad esempio a confronto la partecipata piemontese con realtà simili.
La soluzione delineata è quella di trasformarla in un grande contenitore “appetibile” rinunciando a priori a rendere più efficiente la realtà pubblica che invece noi ritenamo sia in grado di autoriformarsi. Leggi Tutto
Chiediamo una discussione vera sul Csi-Piemonte. Non una riorganizzazione a scatola chiusa
Oggi in Commissione Bilancio non abbiamo iniziato l’esame del disegno di legge di riordino nel settore dell’Ict piemontese, ma siamo fortemente preoccupati per gli intendimenti enunciati dall’assessore Ghiglia in merito al futuro del Csi-Piemonte.
Ci viene richiesta l’approvazione veloce della legge, che di fatto apre la strada allo spezzettamento del Consorzio, perché la Giunta possa approvare la delibera sull’informatizzazione sanitaria con la regia del Csi-Piemonte, discussa la scorsa settimana in Commissione. Altrimenti la delibera potrebbe essere ritirata. Leggi Tutto
L’attacco informatico valorizza la natura pubblica del Csi-Piemonte e della sicurezza dei dati pubblici gestiti
I problemi evidenziati ieri dall’attacco informatico ricevuto dei server del CSI Piemonte sono di rilevante importanza e costituiscono una delle sfaccettature che molte volte viene trascurata nel dibattito sul futuro del CSI: la sicurezza dei dati pubblici, personali e sensibili affidati al CSI Piemonte.
Come si è potuto vedere, l’attacco, sebbene ben congegnato, è stato respinto e affrontato con efficacia, professionalità e tempestività dal personale del CSI Piemonte.
Liquidazione ex direttore Csi, cifre sconcertanti, sarebbe uno schiaffo in faccia ai dipendenti
Le notizie che trapelano sulla buonuscita che riceverebbe l’ex direttore del CSI-Piemonte, Stefano De Capitani, sono a dir poco sconcertanti. De Capitani prenderebbe infatti circa 350 mila euro di liquidazione subito più un’altra quota da distribuirsi nel periodo in cui l’ex direttore del CSI dovesse rimanere senza lavoro. Sinceramente ci auguriamo che la notizia non corrisponda al vero, ma se così fosse ci chiediamo chi si sia assunto la responsabilità di tale decisione e chiediamo all’Assessore con la delega alle partecipate, Agostino Ghiglia, trasparenza in merito alla questione.