L’ASL TO3 assegna i servizi informatici ad un privato, non al CSI-Piemonte. Ghiglia lo sa? Informatizzazione sanitaria fuori controllo
E’ ufficiale, la Regione Piemonte non ha alcun controllo sul sistema dell’informatizzazione sanitaria regionale. La conferma arriva dopo la scoperta che L’ASL TO3 avrebbe concesso un contratto per la gestione dei servizi informatici nonostante le Federazioni sanitarie al momento siano ancora attive.
Ma il Consiglio regionale non aveva approvato nel maggio scorso in sede di discussione del bilancio regionale che ad occuparsi della razionalizzione del sistema informatico sanitario regionale dovrà essere il CSI-Piemonte? La nostra mozione collegata al Decreto Legge 299, la legge finanziaria per l’anno 2013, votata all’unanimità, prevede infatti un incarico strutturale per il CSI. Leggi Tutto
Liquidazione ex direttore Csi, cifre sconcertanti, sarebbe uno schiaffo in faccia ai dipendenti
Le notizie che trapelano sulla buonuscita che riceverebbe l’ex direttore del CSI-Piemonte, Stefano De Capitani, sono a dir poco sconcertanti. De Capitani prenderebbe infatti circa 350 mila euro di liquidazione subito più un’altra quota da distribuirsi nel periodo in cui l’ex direttore del CSI dovesse rimanere senza lavoro. Sinceramente ci auguriamo che la notizia non corrisponda al vero, ma se così fosse ci chiediamo chi si sia assunto la responsabilità di tale decisione e chiediamo all’Assessore con la delega alle partecipate, Agostino Ghiglia, trasparenza in merito alla questione.
Il Consiglio di amministrazione del CSI-Piemonte prende le distanze dal suo direttore Stefano De Capitani e nei fatti lo sconfessa pubblicamente delegittimandolo: il Presidente Cota gli revochi immediatamente l’incarico
La decisione di sospendere il percorso di privatizzazione del CSI-Piemonte è una buona notizia, un risultato raggiunto anche grazie agli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni per difendere un servizio pubblico utile per snellire la burocrazia nella pubblica amministrazione e per facilitare l’utilizzo per i cittadini dei servizi pubblici. Con la mozione che abbiamo presentato in Consiglio regionale in sede di discussione del bilancio siamo riusciti a far comprendere quanto sia importante mantenere pubblico il consorzio. In particolare l’informatizzazione della sanità regionale dovrà essere affidata al CSI.
La nottata è passata, il sapore è agrodolce: bene per il CSI, male per l’IPLA
La nottata è passata ed è agrodolce il sapore che ci rimane in bocca dopo la maratona per l’approvazione del Bilancio in Consiglio regionale. Abbiamo cercato di limitare i danni di questa Giunta, in parte ci siamo riusciti, ma rimane forte il rammarico per quello che non abbiamo potuto fare.
Il CSI-Piemonte da questa mattina ha una nuova missione: razionalizzare e omogeneizzare il sistema informativo del sistema sanitario regionale. La nostra è stata ed è una battaglia di civiltà a tutela dei lavoratori del consorzio e dei cittadini piemontesi che meritano sevizi snelli, semplici e veloci. Leggi Tutto
Con Monferino forse daremo l’addio anche alle sue federazioni sanitarie. Un primo risparmio: il costo dei sei direttori generali (almeno 800 mila euro)
Il mancato commissariamento della sanità regionale richiede l’elaborazione in tempi stretti di un programma operativo in grado di superare le criticità.
Ieri il ministro Balduzzi sembrava già indicare fra queste, proprio le famigerate federazioni, in relazione all’applicabilità delle normative in materia di rapporti di lavoro dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Dire l’avevamo detto è scontato! Leggi Tutto