In Piemonte un milione di euro a sostegno dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio
Un milione di euro a sostegno dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio: è con un impegno concreto che la Regione Piemonte ha voluto celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Oggi in Consiglio regionale sono state presentate le iniziative realizzate dall’assessorato alle Pari Opportunità con l’obiettivo di creare una forte e ramificata rete territoriale che contrasti la violenza di genere. Istituzioni e operatori del settore devono fare sistema anche nell’ottica di investire al meglio le risorse disponibili. In questo la Regione Piemonte deve assumere il compito di coordinamento. Leggi Tutto
Quella galera chiamata Cie
Un’inchiesta di Davide Lessi per “L’Espresso” sui Centri di Identificazione ed Espulsione. Anche il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Piemonte lavora da tempo sulla questione visitando ogni mese il CIE di Torino.
A Torino, il Centro di identificazione ed espulsione per gli immigrati dovrebbe essere una struttura di accoglienza ma in realtà è una prigione di massima sorveglianza. Tra gabbie metalliche e ronde militari. Dove impera l’abuso di sedativi e psicofarmaci. E cresce il business per la gestione.
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Sui diritti umani il nostro Paese superi l’arretratezza denunciata dal Consiglio d’Europa
Dopo le parole pronunciate oggi dal commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, sembra ancor più evidente l’enorme lavoro che l’Italia debba fare per mettersi al passo con le politiche europee in materia di immigrazione.
Muiznieks dal 3 al 6 luglio ha visitato il nostro Paese con l’obiettivo di tastare con mano le condizioni in cui vivono gli immigrati in Italia. Il rapporto non è sicuramente esaltante: ha espresso grande preoccupazione per gli ospiti dei Centri di Identificazione ed Espulsione, ma anche per chi ottiene lo status di rifugiato politico senza però ricevere il supporto essenziale. Avevamo sollevato la problematica dei CIE dopo la nostra visita a quello di Torino. Anche noi crediamo, come ha detto il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, che la situazione degli immigrati sia “inaccettabile in un paese come l’Italia”.
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I Cie non hanno ragione di esistere
Visitare un CIE ci fa toccare con mano l’arretratezza della legislazione italiana in materia di immigrazione, e contemporaneamente osservare da vicino uno spaccato del Paese che in molti vorrebbero nascondere sotto il tappeto come se fosse polvere. Venerdì 1 giugno 2012 abbiamo visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino. La giornata era soleggiata e la temperatura percepita si aggirava attorno ai 30 gradi centigradi. Siamo stati accolti all’interno del centro dal direttore, da agenti della questura e della prefettura.
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