Berco, un eccidio di lavoratori che non può essere accettato. Governo e Regione mettano in atto ogni azione per bloccare il ricatto dell’azienda
Che si tratti di una ritorsione da parte della Thyssen Krupp nei confronti dello Stato italiano a causa della sentenza relativa al rogo dello stabilimento torinese, o che si tratti di una ristrutturazione aziendale, sia chiaro ai vertici della società che le responsabilità dell’eccidio di lavoratori che sta mettendo in atto ricadranno direttamente sulle loro spalle.
E’ inaccettabile la chiusura a riccio dell’azienda davanti alla proposta di trattativa del ministro Giovannini che prevedeva il ricorso a 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione con mobilità volontaria e incentivata, ricollocazione e formazione. Leggi Tutto
A Rivarolo Canavese qualcuno vuole costruire l’ennesimo impianto di cogenerazione: una nuova speculazione?
Nelle scorse settimane la Cofely, azienda del gruppo GDF SUEZ, ha ripreso i lavori che furono iniziati nel 2008 dalla Sipea, interrotti successivamente, volti alla realizzazione di un impianto di combustione di biomasse nell’area “Ex-Vallsusa” nel Comune di Rivarolo Canavese.
La nostra attenzione è rivolta all’ambiente e ai cittadini. La zona nella quale dovrebbe sorgere l’impianto di cogenerazione ha un’alta concentrazione abitativa: non è un segreto che tali strutture hanno spesso l’ostilità della popolazione anche a causa delle preoccupazioni sulle ricadute che potrebbero avere sull’ambiente. Abbiamo il dovere di chiedere trasparenza. Leggi Tutto
La Regione Piemonte non lasci soli i 160 lavoratori del canavese impiegati alla Olivetti I-Jet di Arnad
L’azienda, che produce testine per stampanti, fax a getto di inchiostro e testine ad aghi per le stampanti bancarie ha stretto un accordo nel quale viene annunciata la chiusura dello stabilimento aostano.
Adesso i lavoratori si trovano davanti a promesse: i vertici aziendali si sono impegnati a ricollocare in due anni un centinaio di persone in attività di call-center per Telecom ma non ci sono garanzie e non sono previste condizioni per i lavoratori; 20 saranno ricollocati in Olivetti; 42 lavoratori della ricerca e sviluppo invece verranno lasciati letteralmente per strada con il risultato di disperdere un patrimonio intellettuale immenso e creare ulteriore instabilità sociale. Leggi Tutto