
Non limitiamoci a contare i bimbi morti! Lavoriamo per salvare la loro vita prima
C’era anche un neonato tra i sette piccoli migranti uccisi dal mare e dalla disperazione. Oggi i giornali ne parlano e forse lo faranno anche domani e dopodomani, ma presto smetteranno di farlo per dimenticarsene fino alla prossima strage di innocenti. Sono passati pochi mesi dalla morte del piccolo Aylan Kurdi; era settembre e l’opinione pubblica si commosse e indignò a tal punto da indurre i capi di Stato a volgere lo sguardo a quel corpicino steso a pancia in giù sulla spiaggia di Bodrum. Leggi Tutto
La Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia: “I ragazzi hanno ridimensionato i loro sogni”, è nostro compito regalargli un futuro per il quale valga nuovamente la pena di sognare
Uguaglianza dei diritti di tutti i minori: è necessario ribadire oggi, durante la Giornata per i diritti dell’infanzia, la necessità di difendere la sicurezza fisica e psicologica dei nostri bambini. Il 20 novembre del 1989 veniva firmata la Convenzione sui diritti dell’infanzia ed è per questo che è stata scelta questa data per rilanciare il tema della tutela dei diritti dei minorenni italiani e stranieri.
I nostri bambini soffrono per i nostri stessi problemi, solo che non sempre capiscono il motivo. Secondo Save the children circa 2 milioni di bimbi presenti sul territorio italiano vivono in stato di povertà relativa, ovvero in famiglie che hanno un reddito inferiore alla media nazionale, mentre un milioni di bimbi vivono in stato di povertà assoluta. Leggi Tutto
Da “Bonus Bebé” a “Bonus Macché”? Ai bambini sta crescendo la barba a forza di aspettare il contributo regionale
Al “Bonus Bebé” non abbiamo mai creduto, siamo sempre stati dell’opinione che quella della Giunta Cota fosse più una mossa di marketing politico che un vero e proprio sostegno alle famiglie piemontesi. Adesso, dopo le sollecitazioni di alcuni genitori, ci viene il dubbio che le nostre perplessità avessero delle fondamenta reali: le coppie hanno presentato la documentazione necessaria per poter godere del contributo regionale, ma dei soldi, nella maggior parte dei casi, non si vede neppure l’ombra anche ad oltre un anno di distanza dalla richiesta. Leggi Tutto