• Una finanziaria inadeguata alle criticità del Piemonte. Unica scelta positiva sul personale precario

    Oggi il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la Legge Finanziaria. Il percorso è stato accidentato ed ha subito una brusca accelerazione finalizzata a rendere operativa l’abrogazione della legge regionale sulla caccia e dunque il successivo annullamento del referendum. Scelta rispetto alla quale ribadiamo la nostra totale contrarietà.
    Questa accelerazione ha determinato uno sfoltimento di alcuni provvedimenti. In particolare, siamo soddisfatti per la non istituzione del fondo Nasko piemontese, che prevedeva lo stanziamento di contributi alle donne intenzionate a rinunciare all’interruzione di gravidanza. Una norma che se fosse stata approvata sarebbe stata profondamente discriminatoria e penalizzante nei confronti delle donne. Su questo tema continueremo a vigilare nel rispetto della dignità delle donne.
    Sulle criticità del Piemonte legate al sociale e al lavoro non sono state fatte precise scelte di campo.
    L’unica, fortemente voluta dalle opposizioni, è stata l’approvazione in finanziaria dell’emendamento per cui i contratti di lavoro a tempo determinato del personale regionale sono prorogati fino al 31 dicembre 2013. Non basta ovviamente, ma si tratta di un sospiro di sollievo per i 208 lavoratori precari della Regione Piemonte. Ora la Giunta si impegni a stabilizzare la loro posizione il prima possibile per evitare che il problema si riproponga in futuro.
    Sul Csi-Piemonte la partita è rimandata al disegno di legge che l’assessore Giordano si è impegnato a presentare in giunta la prossima settimana, il cui futuro è per noi oggetto di preoccupazione, date anche le variegate intenzioni manifestate da alcune parti della maggioranza.
    Per questi motivi e altri abbiamo espresso voto negativo sull’intero impianto della finanziaria, inadeguata alle criticità che il Piemonte sta vivendo.

Commenti chiusi