• Un nuovo piano sociosanitario di tagli ai servizi, a partire dalla non autosufficienza. Un solo spiraglio per l’ospedale di Pomaretto

    Oggi in Commissione Sanità abbiamo espresso le nostre perplessità rispetto al programma operativo sanitario, che in realtà non permette alcun intervento politico, non solo dell’opposizione, ma anche della maggioranza, essendo di fatto l’atto formale di quello che è stato definito un commissariamento tecnico.

    Abbiamo in pratica un nuovo piano sociosanitario.

    Molte però sono le criticità che rimangono aperte e l’unico risultato certo è un peggioramento dei servizi sanitari offerti ai cittadini piemontesi, a partire dalla non autosufficienza per cui peggiorano in modo insostenibile le condizioni per l’accesso alle strutture residenziali.

    Sul superamento delle Federazioni siamo in una fase in cui alla confusione precedente determinata dal passaggio di competenze dalle aziende sanitarie, ora anziché fare subito retromarcia, come abbiamo suggerito, si aggiunge confusione, poiché sono mantenuti questi soggetti, per poi decidere entro fine anno cosa centralizzare a livello regionale e cosa nelle aree sovrazonali di programmazione.

    Sulle emodinamiche sembrerebbe esserci l’orientamento a mantenerne complessivamente diciotto, più quindi delle dieci previste applicando il rapporto di una ogni 450 mila abitanti. Ma si attende anche la seduta sul ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla Regione contro la sentenza del Tar, fissata già per il 25 luglio.

    Nella riorganizzazione della rete ospedaliera sono state derubricate le proteste ad azioni prevalentemente di ottica localistica. In questa visione, riaffermate le decisioni su Carmagnola, giustificate col fatto che presso quella struttura non c’è il Dea. L’unico spiraglio che sembrerebbe essersi aperto è per l’ospedale di Pomaretto.

    A questo proposito nella zona del pinerolese, l’ospedale di Pinerolo viene riconoscito come ospedale cardine, ma per mantenere la continuità assistenziale l’assessore Cavallera sembrerebbe avere preso in considerazione il mantenimento di Pomaretto, che è una struttura in buone condizioni, come da lui stesso affermato, anche dopo un proficuo confronto con gli amministratori locali.

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