• Ormea, un anno dopo il sindaco ha vinto la scommessa dell’accoglienza

    Tutto è bene quel che finisce bene! Era il 10 settembre del 2015 quando incontravo il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris, per raccogliere la sua volontà di immaginare per il suo Comune un sistema di accoglienza che fosse in grado di rispondere alle esigenze dei migranti e dei residenti.

    Avevo voluto fortemente questo incontro perché quel sindaco e quel Comune erano finiti tra le maglie della polemica a causa delle proteste di alcuni/e cittadini/e in seguito alla disponibilità di un imprenditore del settore alberghiero a ospitare richiedenti asilo nel proprio hotel. L’amministrazione all’epoca rispose alle preoccupazioni dei cittadini/e con un progetto alternativo volto a ospitare una trentina di migranti nell’ex casa di riposo del paese.

    IMG_1124A un anno di distanza possiamo dire con orgoglio che la scommessa del sindaco Ferraris è stata vinta: i migranti sono a Ormea e sono integrati. Il progetto del Comune occupa dieci dipendenti, l’ex casa di riposo è stata ristrutturata, gli ospiti sono stati impiegati in lavori di manuntenzione di strutture comunali e frequentano corsi di formazione. Inoltre la Regione Piemonte ha stanziato 15.000 euro al Comune di Ormea per il recupero di castagneti abbandonati con momenti di formazione specifica per 35 richiedenti asilo, realizzati dalla locale scuola forestale.

    La buona accoglienza esiste ed è quella che supera le paure e pensa alle esigenze di tutti e di tutte.

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