• Oltre 4.000 migranti morti nel Mediterraneo nel 2016

    I numeri sono impressionanti, a rivelarli è l’Organizzazione internazionale delle migrazioni: i migranti o rifugiati morti mentre cercavano di arrivare in Europa via mare dall’inizio dell’anno a oggi sono già 4.027, di questi 3.120 sono deceduti nelle acque del Mediterraneo. Dati che sono ancora più allarmanti se si considera che rappresentano un aumento del 26% rispetto ai primi sette mesi del 2015.

    Il Mediterraneo continua a essere il canale principale utilizzato dai migranti per giungere in Europa, ma allo stesso tempo è anche un vero e proprio cimitero. Sempre l’OIM riferisce che i migranti sbarcati nel 2016 via mare sono stati 257.186; l’Alto commissariato ONU per i rifugiati rivela che a luglio 93 migranti su 100 sono stati registrati sulle coste italiane e che il 99% dei migranti che sono arrivati fino a oggi da inizio anno è sbarcato in Italia o Grecia.

    Quella che stiamo affrontando è una vera e propria emergenza umanitaria e l’attenzione dell’Unione Europea deve essere altissima davanti ai numeri di quella che possiamo considerare una vera e propria strage. Nel lungo periodo la politica può rivoluzionare e migliorare il sistema di accoglienza dell’Unione, ma nel breve periodo ci vuole ben altro. È per questo che secondo me è necessario rilanciare prima di tutto il tema dei corridoi umanitari.

    La nostra priorità deve essere quella di interrompere il mercato della disperazione sul quale basano le loro fortune gli scafisti e salvare la vita a migliaia di uomini, donne e bambini.

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