• Nuovo accordo Regione-Università e 255.000 euro ai piani locali giovani per il rilancio delle Politiche Giovanili in Piemonte

    Tre azioni concrete per il rilancio delle Politiche Giovanili in Piemonte: una nuova legge regionale che sostituisca quella del 1995; la ripartizione di 255.000 euro destinati ai piani locali giovani; il nuovo accordo con l’Università di Torino che prevede la realizzazione di un nuovo portale di Informagiovani la cui realizzazione sarà affidata al CSI Piemonte. È così che inizia la nuova stagione delle Politiche Giovanili sul territorio piemontese.

    Si è tenuto ieri al Centro Incontri della Regione Piemonte il convegno dal tema: “Politiche Giovanili in Piemonte, un piano per il rilancio”. Numerosi gli addetti ai lavori che sono intervenuti durante il dibattito. All’evento hanno partecipato anche l’On. Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, e Daniele Valle, Presidente della VI Commissione del Consiglio regionale del Piemonte.

    Abbiamo voluto invitare tutti coloro che, a diverso titolo, possono portare la loro esperienza e dare un contributo per una nuova legge regionale in materia. Il Piemonte ha una legge vecchia che risale al 1995, venti anni fa, e dovremmo ripensare alle Politiche Giovanili anche in relazione al fatto che c’è una ricchezza sul territorio rappresentata dai piani locali giovani che ormai debbono rivedere quelli che sono i propri obiettivi. Le Politiche Giovanili possono dare strumenti che consentano ai giovani di essere attivi nella nostra società, grazie al lavoro, ma anche con la promozione dell’inclusione sociale e l’educazione alla legalità o alla cittadinanza attiva. Questa è una materia che deve essere trattata in modo trasversale e che deve coinvolgere tutti gli ambiti della nostra amminstrazione regionale.

    In particolare l’amministrazione ha intenzione di definire una nuova legge regionale sui giovani che promuova la cittadinanza attiva e la partecipazione dei giovani piemontesi alla vita economica e sociale della Regione; potenzi le opportunità di emancipazione dei giovani e sostenga la costruzione di percorsi di valorizzazione delle competenze e delle capacità (lavoro, impresa, diritto allo studio); consolidi le interazioni tra le istituzioni regionali e la popolazione giovanile, attraverso canali informativi innovativi; valorizzi la capacità progettuale dei giovani di sviluppo di politiche pubbliche per i giovani. Il nuovo disegno di legge regionale sulle politiche giovanili verrà strutturato sulla base di consultazioni partecipate con i principali portatori di interesse e attori istituzionali/sociali del territorio. In particolare si prevede un confronto su tre assi: Province / Città Metropolitana, e Unioni dei Comuni; Operatori e associazioni nazionali e regionali (Agenzia Nazionale Giovani, Consulta Regionale Giovani, ecc.); Operatori e associazioni territoriali (tour di incontri presso i capoluogo di provincia). Sarà promosso lo sviluppo di progettazione europea e nazionale, da cui si possano reperire risorse utili all’attuazione delle politiche e al percorso legislativo stesso, con il supporto e il sostegno di soggetti, di comprovata esperienza, in grado di definire parternariati solidi.

    È stato siglato un nuovo accordo con l’Università di Torino (scadenza 31/12/2016) che prevede: lo sviluppo di un insieme organizzato di informazioni di qualità che siano da supporto alla rete Informagiovani; uno strumento di diffusione delle informazioni integrato a livello regionale; l’implementazione di un portale di informazione e orientamento utilizzando strumenti open source di mercato del quale verrà incaricato il CSI Piemonte.

    Anche quest’anno la Regione Piemonte ha provveduto a un riparto delle risorse da destinare ai piani locali giovani, i fondi statali assegnati saranno 255.000 circa. I piani locali giovani hanno sempre rappresentato uno strumento utile, duttile e particolarmente gradito alle realtà giovanili. Il lavoro che è stato svolto in questi anni dovrà proseguire, continuare e possibilmente dovrà essere rinforzato, magari con una regia più robusta della Regione.

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