• No al pugno duro sulla pelle dei migranti, si discuta con l’Europa sui corridoi umanitari

    La scelta politica del governo italiano di negare il permesso di arrivare in Italia all’imbarcazione Aquarius, attraverso la chiusura dei porti, trasforma l’immagine del nostro Paese da terra di approdo ed accoglienza a luogo ostile. Il ministro Salvini fa il pugno duro a spese della povera gente, nel tentativo di piegare le politiche europee su questo tema. Se è vero che dall’Europa sono necessarie nuove risposte alla questione sbarchi, è pur vero che non condividiamo il metodo pentaleghista.

    Segnali di apertura arrivano invece dal nuovo governo spagnolo, guidato da un socialista, in osservanza delle regole di diritto e delle convenzioni internazionali. Questo ha manifestato la propria disponibilità ad offrire ospitalità alla nave Aquarius. Chiediamo al governo che smetta di giocare sulla pelle dei migranti e che si impegni per creare dei corridoi umanitari che risparmino a queste persone pericolosi viaggi della speranza.

    La nostra Regione si è impegnata dal 2014 affinché la cultura dell’accoglienza si radicasse sul nostro territorio, in contrapposizione agli stereotipi e ai luoghi comuni sull’immigrazione.

    La nuova Legge regionale, quando approvata, sarà il punto di arrivo di un percorso articolato e collettivo che ha visto nella “buona accoglienza” il primo tassello per la costruzione di una società permeabile e non refrattaria ai cambiamenti sociali ed economici che vedono nella gestione del fenomeno migratorio un’opportunità di crescita.

    La Regione Piemonte ribadisce il proprio dissenso alle posizioni assunte dal Governo italiano e auspica, come già proposto dal presidente Chiamparino, che venga revocata la decisione di chiudere i porti italiani alle navi impegnate nei salvataggi in mare e che si discutano nuove politiche a favore del continente africano nelle sedi adeguate e si chieda l’apertura di corridoi umanitari.

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