• Le Regioni facciano sistema contro le discriminazioni e per l’accoglienza

    Oggi presso l’assessorato ai Diritti della Regione Piemonte si è tenuto il convegno organizzato dalla Rete regionale contro le discrimiinazioni in Piemonte dal tema “Le Regioni italiane a confronto: insieme contro le discriminazioni”. Un momento di confronto sui vari percorsi messi in atto e per fare sistema contro razzismo, omofobia e violenza di genere.

    Anche i media contribuiscono alla crescita delle discriminazioni perché cavalcano facili malpancismi. Guardando la tv sembra che i problemi principali del nostro Paese siano rom e migranti. Il nostro obiettivo come Regione Piemonte è quello di comprendere come il lavoro che stiamo facendo contro le discriminazioni possa essere realizzato e proiettato verso il futuro.

    Le istituzioni dovrebbero essere in grado di recepire il lavoro che arriva dalle reti che lavorano contro ogni forma di discriminazione per mettere in campo percorsi propri. Credo sia fondamentale pensare a come si possa effettivamente potenziare la rete dei centri antidiscriminazione e su come utilizzare questo modello per uno sviluppo di un piano nazionale. Inoltre dobbiamo pensare a come questo modello possa essere aggiornato anche in seguito all’approvazione delle riforme e all’abolizione delle Province. Dobbiamo cogliere l’opportunità che abbiamo per dare più forza alle reti antidiscriminazioni.

    Le Regioni stesse fanno fatica a mettere in atto una politica di gestione dell’accoglienza coordinata e collettiva, se non esiste una programmazione. Ma è inaccettabile che queste difficoltà divengano elemento di strumentalizzazione politica. La Regione Piemonte vuole fare la sua parte nell’accoglienza, tenendo però conto delle disponibilità concrete del proprio territorio. Martedì prossimo parteciperemo al Tavolo regionale presieduto dalla prefettura capoluogo per fare il punto insieme.

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