• Lavoratori disabili della FIAT, l’assessorato chieda conto dell’attuazione della sentenza della Corte d’Appello di Torino: 10 dipendenti sono ancora in attesa di reintegro

    Questa mattina i dipendenti della Manital hanno presidiato la porta 4 di Mirafiori per manifestare contro la decisione dell’azienda di avviare la procedura di mobilità che prevede il licenziamento di 121 dipendenti, molti dei quali disabili. Nei giorni scorsi sulla vicenda abbiamo presentato un’interrogazione per sollecitare l’assessorato ad un monitoraggio concreto della situazione.

    Si tratta di dipendenti che si occupano della gestione dei servizi di posta e della pulizia per il sito di Mirafiori e per l’Iveco, che da qualche anno sono ormai oggetto di un attacco strumentale volto a privarli della loro dignità di lavoratori. In molti casi la loro disabilità è stata causata da incidenti avvenuti proprio sul luogo di lavoro, quella stessa FIAT che oggi riduce gli appalti di pulizia e smistamento posta e decide di pagare i servizi non più in base alla quantità di lavoratori, ma in relazione al servizio erogato, una nuova condizione che pone i lavoratori in una situazione di svantaggio rispetto ai normodotati.

    Non solo perché la Corte d’Appello di Torino ha sentenziato che dieci di questi lavoratori hanno subito un allontanamento dal loro posto di lavoro illegittimo e ha intimato la FIAT al reintegro: i giudici hanno infatti dichiarato la nullità della cessione dei contratti di lavoro; l’illegittimità del demansionamento operato nei confronti dei suddetti lavoratori e hanno condannato la FIAT ad assegnarli alle mansioni equivalenti ai rispettivi inquadramenti e a risarcire il danno da loro patito.

    Nonostante ciò l’azienda non avrebbe ancora dato seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Torino. L’assessorato al Lavoro della Regione chieda conto anche di questa vicenda nel momento in cui si troverà a discutere con i responsabili del gruppo torinese.

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