• La nottata è passata, il sapore è agrodolce: bene per il CSI, male per l’IPLA

    La nottata è passata ed è agrodolce il sapore che ci rimane in bocca dopo la maratona per l’approvazione del Bilancio in Consiglio regionale. Abbiamo cercato di limitare i danni di questa Giunta, in parte ci siamo riusciti, ma rimane forte il rammarico per quello che non abbiamo potuto fare.

    Il CSI-Piemonte da questa mattina ha una nuova missione: razionalizzare e omogeneizzare il sistema informativo del sistema sanitario regionale. La nostra è stata ed è una battaglia di civiltà a tutela dei lavoratori del consorzio e dei cittadini piemontesi che meritano sevizi snelli, semplici e veloci. Abbiamo presentato una mozione collegata al Decreto Legge 299, la legge finanziaria per l’anno 2013, nella quale abbiamo chiesto che l’ente si impegnasse ad avviare con il CSI il percorso di cui sopra abbiamo parlato: è stata approvata. Forse siamo davanti all’inizio di una piccola svolta.

    Male, anzi malissimo, sul versante IPLA. Anche in questo caso abbiamo presentato una mozione collegata al Decreto Legge 299, la legge finanziaria per l’anno 2013, nella quale abbiamo cercato di mettere in risalto il valore delle attività dell’Istituto nell’ambito delle politiche ambientali e di sviluppo della green economy della nostra Regione, si tratta di un’eccellenza per il nostro Paese e per l’Europa stessa. Questa Giunta regionale ad oggi, pur potendolo fare, non ha chiesto ancora al Governo una deroga sulla “Spending Review” per l’IPLA, in relazione al comma 3 dell’articolo 4 “Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche”. Noi abbiamo chiesto un semplice impegno: che la Regione assegni nel piano di riorganizzazione delle aziende partecipate, un ruolo significativo all’azienda nell’ambito delle proprie politiche ambientali e di salvaguardia del territorio. Non siamo stati ascoltati. Non ci fermeremo qui, e andremo avanti per la nostra strada al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e il nostro territorio: il lavoro svolto dalle Istitute per le Piante da Legno e l’Ambiente è un bene comune che deve essere tutelato.

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