• Iscrizione obbligatoria dei minori stranieri al SSN: non può essere un boomerang, ma un atto di civiltà riconosciuto dalla stessa FIMP

    Questa mattina l’organizzazione sindacale FIMP ha espresso preoccupazione in merito all’approvazione della delibera di Giunta regionale che prevede l’iscrizione obbligatoria dei minori stranieri, anche privi di permesso di soggiorno, al servizio sanitario nazionale. Il nodo dolente sarebbe il numero di pediatri oggi presenti in Piemonte che potrebbe risultare “insufficiente per dare risposta a tutti i minori, stranieri e non, presenti sul nostro territorio” causando così un effetto “boomerang mettendo in forte difficoltà i medici pediatri, i loro piccoli assistiti e le loro famiglie”.

    Lo stesso FIMP in passato si è schierato duramente contro quelle Regioni che non avevano adottato questo provvedimento. Voglio ricordare il caso lombardo in occasioone del quale diffusero una nota stampa in cui il sindacato dichiarò giustamente che ogni bambino deve godere degli stessi diritti, compreso il diritto alla tutela sanitaria, perché se così non fosse si creerebbe una grave diseguaglianza potenzialmente rischiosa per la salute dei piccoli migranti. Anche la FIMP riconobbe l’importanza dell’accordo Stato-Regioni, che definiva nuove modalità interpretative per l’assistenza ai migranti irregolari, compresa quella sanitaria, e dei diversi trattati internazionali. Sono certa che la stessa FIMP continuerà a muoversi in linea con questi principi.

    Ribadisco che la delibera di Giunta a firma mia e dell’assessore Saitta completa positivamente il percorso di ricezione delle direttive previste dal documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome”. Un testo approvato nel 2011 dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, frutto di un confronto del Tavolo interregionale “Immigrati e Servizi Sanitari”. Il testo prevedeva una serie di azioni che avevano lo scopo di uniformare i Servizi Sanitari Regionali nell’erogazione dell’assistenza sanitaria alla popolazione straniera. La Regione Piemonte nel 2012 aveva recepito integralmente il documento ad eccezione del passaggio che prevedeva l’iscrizione obbligatoria dei minori stranieri al Sistema Sanitario Nazionale, limite che è stato finalmente superato.

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