• Iniziato l’iter del ddl sul Csi in modo assolutamente discutibile

    Oggi è iniziato l’iter in commissione del disegno di legge n.262 “Riordino delle attività della Regione Piemonte nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT)”.

    Questo titolo così altisonante racchiude una proposta fatta di soli 4 articoli che rinuncia ad entrare nel merito effettivo dello sviluppo dell’informatizzazione della pubblica amministrazione piemontese, soprattutto in relazione ai comuni e alla sanità.

    Nessun contenuto dunque, ma unico obiettivo è la trasformazione del contenitore:  il Csi-Piemonte diventerà una società di capitali, anche di natura consortile, a partecipazione interamente pubblica.

    Questa potrà scorporare tutte le  proprie attività dirette alla progettazione, produzione e gestione dei progetti e servizi in una nuova o più entità costituita in forma di società per azioni. Quindi non si esclude il cosiddetto “spezzatino”, da mettere sul mercato in attesa di investitori privati.

    Un disegno più volte enunciato e che adesso si vuole portare ad approvazione rapidamente.

    E’ infatti stata votata a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni, ad eccezione di IdV e UdC che si sono astenuti, la commissione redigente per il suo esame. Questa votazione dovrà essere ripetuta in aula. Ciò significa che dopo l’esame in commissione, il testo risultante passerà in aula solo per la votazione,  senza più avere la possibilità di presentare emendamenti.

    Sarà chiesto il parere sul ddl alle associazioni di enti locali, alle organizzazioni sindacali, all’Università e al Politecnico, ai soggetti pubblici e privati del settore informatico (Topix, Torino Wireless,…), alle aziende sanitarie e ospedaliere, e alle associazioni economiche di categoria.

    Crediamo che si sia intrapresa una strada ideologica rifiutando un confronto vero non solo con le opposizioni, ma anche con i lavoratori e le lavoratrici, che noi crediamo siano disponibili a porsi in discussione, se veramente si volesse avviare un confronto sul futuro del Csi.

    Al momento ciò non è avvenuto. Vedremo di porre queste questioni ed altre più tecniche in commissione.

     

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