Il PD litiga e i lavoratori sono in affanno: forse sarebbe il caso di voltare pagina non solo in Piemonte, ma anche a Roma
Sono giorni che, in riferimento alle prossime elezioni regionali, continuiamo a ripeterlo come se fosse un disco rotto: prima di tutto in politica ci sono i contenuti che si declinano nelle richieste che i cittadini fanno a chi si vuole assumere la responsabilità di Governare.
Da giorni il dibattito politico italiano è intasato dalle beghe interne che coinvolgono il Partito Democratico e la voglia di primeggiare dei suoi protagonisti. E’ impressionante come stia passando in secondo piano la forte accusa che un gruppo di lavoratori oggi ha scagliato davanti alla sede romana del PD ai suoi dirigenti: “Il governo ci sta affamando e voi non siete il partito dei lavoratori”.
Si tratta di lavoratori ex Lsu-Ata che si occupano tutti di pulizie nelle scuole. Loro accusano il governo essere responsabile di una riduzione salariale di 300 euro che hanno subito: da 800 a 500 euro al mese di stipendio. Denunciano il ricatto che stanno subendo: taglio salariale o disoccupazione? E in tutto questo il partito che regge il Governo cosa fa? Litiga.
Forse sarebbe il caso di voltare pagina non solo in Piemonte, ma anche a Roma.