• Discusso question time su CSC Italia. A rischio 300 posti in Piemonte

    Le aziende devono assumersi il peso della responsabilità sociale che hanno: soprattutto quando mettono in discussione il futuro dei lavoratori.
    Oggi il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha chiesto all’Assessora Porchietto una presa di posizione formale sulla vicenda CSC Italia.
    L’azienda ha comunicato nei mesi scorsi la volontà di abbandonare il nostro Paese. In Italia la CSC occupa un migliaio di lavoratori, di cui circa 300 nel torinese. Non ci troviamo davanti ad una vera e propria crisi aziendale perché si tratta di una delle aziende leader nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi a livello mondiale.
    Nelle settimane scorse i vertici aziendali della CSC hanno disertato l’incontro previsto con il Ministero dimostrando di non essere interessati al dialogo e di non riconoscere le istituzioni italiane. L’Assessora ci ha detto che il dottor Giampietro Castano ha provveduto nel mese di luglio ad inviare al presidente dell’azienda una lettera in cui chiedeva un incontro anche a fronte delle sollecitazioni che abbiamo posto nei mesi scorsi.
    L’Assessorato e il Ministero si sono impegnati a convocare al più presto un tavolo insieme alle parti sociali e all’azienda stessa. Apprezziamo l’impegno che fino ad oggi è stato messo in campo, ma siamo convinti che a questo punto si debba pretendere dalla CSC Italia un piano formale nel quale vengano illustrati tutti i passi necessari volti al mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

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