• Continua il dialogo con gli studenti. In dieci mesi ottenuti molti risultati concreti

    Oggi pomeriggio ho incontrato gli studenti che hanno organizzato un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale per rivendicare ancora una volta giustamente il Diritto allo studio per tutte e per tutti così come è sancito dalla nostra Costituzione all’articolo 34: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso“.

    Nel mio breve incontro con loro non ho potuto che ricordare gli sforzi fatti fin qui dal mio assessorato, insieme a tutta la Giunta e a tutta la maggioranza, in materia di Diritto allo studio universitario. Sforzi che in questi dieci mesi di legislatura hanno portato diversi risultati concreti ottenuti sempre con lo stesso filo conduttore della partecipazione e del dialogo con gli studenti.

    Il primo risultato concreto lo abbiamo raggiunto a settembre dello scorso anno con l’approvazione della Legge regionale n. 10 che ha reintrodotto la rappresentanza degli Atenei piemontesi e degli studenti all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’EDiSU, l’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario, e che ha istituito l’Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario, un organismo importante di partecipazione diretta.

    Il secondo risultato importante è arrivato a novembre con l’approvazione dell’Assestamento di bilancio 2014 e l’incremento di 7 milioni delle risorse regionali destinate alle borse di studio, si è passati così dai 10 milioni previsti dalla precedente Giunta Cota a 17 milioni. Questo incremento ci ha permesso di coprire già nell’anno accademico 2014/15 l’85% degli studenti aventi diritto, risultato non facile se si pensa che si partiva dal 57% dell’anno accademico 2013/14. L’inversione di rotta rispetto alla Giunta precedente è stata netta, ben 2.181 studenti in più hanno ricevuto la borsa di studio, nel 2013/14 su 8.391 aventi diritto avevano avuto la borsa di studio 4.775 studenti (cioè il 57%), nell’anno accademico 2014/15 su 8.183 aventi diritto, 6.956 hanno ricevuto la borsa (ovvero l’85%).

    Proprio ieri la Giunta regionale ha approvato i nuovi criteri per la pubblicazione dei bandi di concorso relativi all’erogazione delle borse di studio agli studenti universitari per l’anno accademico 2015/16. Anche qui ci tengo a sottolineare come i nuovi criteri siano il frutto di un importante lavoro basato sul confronto con i rappresentanti degli studenti e gli atenei piemontesi. Tra le novità, l’abolizione della famigerata media come criterio di accesso e l’incremento del tetto ISEE da 19.596 euro a 20.956 euro.
    Infine proprio oggi abbiamo iniziato in Consiglio regionale la discussione sul bilancio 2015 con l’obiettivo di approvarlo entro il 4 maggio. Non voglio fare previsioni sulla cifra che alla fine riusciremo a stanziare per il Diritto allo studio universitario ma una cosa è certa, per l’anno accademico 2015/16 l’obiettivo mio, così come della Giunta e di tutta la maggioranza, è quello di coprire almeno l’85% degli studenti aventi diritto alla borsa di studio, così come abbiamo fatto per l’anno 2014/15.

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