Cavallera democristiano fino all’ultimo, nessuna certezza sugli atti aziendali sanitari che lascia spazio ad una potenziale anarchia
Oggi in Commissione Sanità è stato affrontato il tema della riorganizzazione sanitaria in base ai nuovi atti aziendali.
L’assessore Cavallera ha illustrato il processo attualmente in atto di ricognizione delle proposte presentate dalle singole aziende sanitarie.
La principale criticità da affrontare, a suo avviso, è la riduzione delle attuali 1119 strutture complesse di 73 unità, per rispettare i parametri nazionali, da individuare soprattutto nei settori tecnico amministrativi.
Non sappiamo però quali siano i tempi di questo processo: così la Giunta si tiene praticamente le mani libere di eventualmente approvare gli atti aziendali o di rimandarli alla prossima amministrazione, magari lasciando alle singole aziende la libertà di anticipare alcune parti degli atti.
E siamo preoccupati che molti reparti rischiano di rimanere sguarniti dal punto di vista del personale sanitario.
Purtroppo non possiamo che registrare la mancanza di risposte precise che consegna la sanità piemontese ad una situazione di potenziale anarchia. Ciò non può che far male a tutti, pazienti e personale sanitario. Avremmo auspicato certezze. Per noi si doveva necessariamente bloccare l’adozione di qualsiasi atto. Invece così non sappiamo cosa potrà accadere.