• Antidiscriminazioni: entro il 22 settembre 2017 si può manifestare il proprio interesse per intervenire sulla applicazione della Legge regionale n. 5

    Entro il 22 settembre 2017 dovranno pervenire alla Regione Piemonte le manifestazioni di interesse all’applicazione della legge regionale 5 del 2016 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” e all’elaborazione del suo Piano triennale.

    Il termine è stato prorogato di una settimana per consentire una maggiore condivisione e partecipazione alle associazioni attive sul territorio.

    Qui troverete il testo integrale della Determina che approva l’Avviso e l’Avviso stesso: http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/32/attach/dda1500000724_690.pdf

    Le manifestazioni di interesse devono essere inviate tramine posta elettronica pec al seguente indirizzo: famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it

    Vogliamo rendere la partecipazione alla costruzione degli strumenti applicativi della Legge regionale n. 5 più allargata possibile. A parte gli strumenti ordinari della consultazione pubblica e degli organismi previsti dalla legge, riteniamo che si debba costruire un rapporto più stretto e continuativo con quelle realtà associative che si occupano quotidianamente di discriminazioni. I soggetti ammessi a presentare la manifestazione sono le organizzazioni senza scopo di lucro che operano sul territorio piemontese e che si occupano di parità di trattamento e lotta contro le discriminazioni. Tutti questi soggetti potranno esprimere pareri e contributi al Piano triennale e all’applicazione della legge.

    Troppo spesso il tema del contrasto alle discriminazioni viene messo in secondo piano, ma quotidianamente abbiamo esempi concreti di come la nostra società sia afflitta da ampi spazi di regressione culturale che sfociano nell’omofobia, nel razzismo e nella discriminazione. Le società più avanzate sono anche quelle che culturalmente sono riuscite a trasformare le differenze in un valore, che diventa anche fattore di crescita economica.

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