Domani Question Time in Consiglio Regionale sul futuro dell’Ipla, a partire dalla sua ricapitalizzazione
Oggi i dipendenti dell’IPLA hanno manifestato in Piazza Castello davanti alla sede della Regione Piemonte. L’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente ha sviluppato negli anni studi specialistici nei campi della pedologia, della micologia e patologia forestale, della flora, vegetazione e foreste, della cartografia tematica, dei rifiuti e delle biomasse. Si tratta di una società in house che a causa del decreto Bersani, in vigore dal febbraio 2007, deve operare esclusivamente a favore dei soci.
Attualmente i lavoratori dell’IPLA sono 54, di cui 29 tecnici laureati, affiancati da una rete di collaboratori e professionisti esperti. Di questa società la Regione Piemonte detiene l’83% delle quote, mentre le restanti sono da suddividere tra il Comune di Torino con il 5% e la Regione Valle d’Aosta con il restante 12%. Leggi Tutto
Vogliamo comprendere dal Prefetto la dinamica degli scontri di oggi a Torino
Le immagini degli scontri tra polizia e studenti avvenuti questa mattina a Torino ci toccano profondamente. Ci tocca dover constatare che la protesta di oggi degli studenti sia degenerata in una manifestazione di violenza. Prima di lasciarci andare a qualsiasi commento vogliamo però comprendere ed è per questo motivo che chiediamo al Prefetto Alberto Di Pace di relazionare nel più breve tempo possibile sulle motivazioni che avrebbero indotto gli agenti che hanno svolto lavoro di sicurezza sul territorio a caricare gli studenti.
Noi crediamo che chiunque debba manifestare il proprio dissenso in libertà. Sulle motivazioni che hanno indotto oggi gli studenti a scendere in piazza non possiamo che essere concordi: la scuola pubblica è un bene comune, strumento di educazione, formazione, cultura e libertà ed è per questo motivo che deve essere difeso.
Continua la telenovela sul CSI-Piemonte. Una nuova versione del ddl ancora più pasticciata
Ieri siamo venuti a conoscenza delle ultime decisioni da parte degli “Organi del CSI-Piemonte” su future contrazioni della struttura dirigenziale e della forza lavoro, senza comprenderne la ratio.
Tanto che lo stesso direttore generale, Stefano De Capitani, dichiara nell’intranet aziendale, fra l’altro: “Il primo caso purtroppo concreto che si sta avverando riguarda il servizio di elaborazione dei cedolini. La decisione della sanità regionale di procedere all’acquisto di questi servizi dal mercato dimezza il valore della produzione di questo centro di ricavi e rende antieconomica la prosecuzione dei servizi anche per gli altri Enti. Purtroppo, a fronte di molte dichiarazioni di voler procedere alla razionalizzazione e all’accentramento dei servizi ICT nella sanità regionale utilizzando la struttura consortile a ciò preposta per Legge regionale, non sono seguiti fatti reali ma, anzi, azioni in senso opposto.” Leggi Tutto
Sulla sanità un esercizio contabile lontano dalla qualità dei servizi offerti
Questa mattina l’assessore Monferino ci ha illustrato in Quarta Commissione del Consiglio Regionale i dati economici della sanità piemontese, in particolare mettendo a confronto i dati fra il 2011 e il 2012.
Emerge un risparmio di 23 milioni 616 mila euro, se so mettono a confronto i primi due semestri 2011 e 2012. Lo sforzo più consistente ed efficace ci sembra quello realizzato sulla farmaceutica, pari a 35 milioni 457 mila euro, in parte annullato da un aumento delle spese per gli acquisti di 33 milioni 973 mila euro, che risulterebbe confermato nel secondo semestre. Leggi Tutto
Sull’Opera Pia Lotteri parte il bando per i 110 posti letto
Oggi in Commissione Sanità abbiamo fatto il punto sulla situazione dell’Opera Pia Lotteri, con Villa Maria Pia che al momento si è aggiudicata il solo immobile.
L’assessore Monferino ha dichiarato che si procederà a breve a mettere a bando i 110 posti letto, attualmente ospitati nella struttura, con attenzione a due criteri: evitare quanto possibile trasferimenti degli ospiti e il mantenimento dei livelli occupazionali, senza distinzioni fra dipendenti dell’Ipab e della cooperativa che ha in carico gli ospiti.
Quindi non vi sarà alcun assorbimento del personale dell’Ipab nelle ASL, come ipotizzato in precedenza. Rileviamo che nasceranno sicuramente dei problemi dal punto di vista contrattuale. Leggi Tutto