• Beni confiscati alle mafie, 167 gli immobili recuperati

    Stiamo cercando di riutilizzare a fini sociali i beni confiscati alle mafie, oggi 167 immobili, che sono stati assegnati agli enti pubblici. La maggior parte di questi edifici, 123 in tutto, si trovano in provincia di Torino, 99 dei quali assegnati ai Comuni, 21 allo Stato e 3 rivenduti per soddisfare i creditori. Nove sono invece in provincia di Asti, nove nel Verbano Cusio Ossola, nove a Vercelli, sette a Cuneo, sei a Novara, tre ad Alessandria, e uno a Biella. Di quanto fatto finora, e di quanto ci stiamo accingendo a fare, ho parlato oggi in Commissione Legalità del Consiglio regionale. Leggi Tutto

  • Legge elettorale, proposta bipartisan per la parità di genere nelle elezioni

    Mancano pochi mesi alla fine della legislatura, ma se c’è la volontà politica si può ancora approvare una legge che riconosca pari opportunità di essere eletti a uomini e donne. Per questo ho deciso di dare pieno sostegno alla proposta di modifica della legge elettorale presentata dalla consigliera Silvana Accossato e sostenuta da altre consigliere regionali in modo trasversale. Leggi Tutto

  • Uomini che maltrattano le donne, in Piemonte nasce la prima task force per recuperarli

    Si è riunito giovedì scorso, per la prima volta, il “Tavolo regionale sugli uomini maltrattanti”, che raduna gli operatori che lavorano a stretto contatto con chi manifesta comportamenti aggressivi contro le donne. La costituzione di questa ‘task force’, che faccia mese dopo mese il punto sul percorso di rieducazione di queste persone, è prevista nel Piano triennale di attuazione della legge 4/2016 della Regione Piemonte.  L’obiettivo è creare una sorta  di rete territoriale proprio come avviene con i centri antiviolenza che assistono le donne vittime di maltrattamenti. Siamo convinti che lavorando anche al recupero di queste persone (alcune con condanne al carcere, altre a piede libero), si può essere più efficaci nel contrasto al fenomeno. Leggi Tutto

  • Domodossola, dove il sindaco sogna l’apartheid

    Siamo al ridicolo. Il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, qualche giorno fa ha proposto stanze separate per vaccinare bimbi e rifugiati e forse sogna l’Apartheid. Noi gli abbiamo risposto. Troppi messaggi di disinformazione e certe assurdità oggi non possono essere ignorati. In un altro momento storico non avremmo forse dato peso alle sue parole deliranti, ma visto il clima che si respira nel Paese crediamo importante ricordare che anche un italiano potrebbe essere potenzialmente portatore di malattie contagiose, magari contratte dopo un bel viaggio all’estero.

    Ritenere minacciata la salute dei bambini dai migranti è semplicemente una  fesseria. Con le sue parole insensate il sindaco di Domodossola ha creato allarme e diffuso la paura infondata nei confronti degli stranieri. Ha parlato di rischi, ma non ci risulta che in tanti anni di sbarchi ci siano state epocali epidemie in Italia causate dai migranti. Pizzi si è tra l’altro mosso senza informarsi: come ben detto dal direttore della Asl, le stanze nelle quali vengono vaccinati i bimbi sono già separate da quelle degli adulti. A prescindere dalla razza.

    Di certo, l’affermazione del primo cittadino, che ha avuto eco sui media nazionali, è stata dannosissima. Ha contribuito ad alimentare un clima di paura. Il sindaco, a mio parere, era solo in cerca di visibilità alle spalle degli ultimi. Per questo stiamo valutando se aprire un procedimento per comportamento discriminatorio in base alla nostra legge regionale. Anche perché non è la prima volta che fa affermazioni di questo tipo. Domodossola ha tra l’altro negato persino il patrocinio gratuito alla nostra mostra Exodos, che parla di storie di inclusione e che, in compenso, ha ricevuto la medaglia del presidente della Repubblica.

  • Forum dei nuovi cittadini e cittadine, la Regione tira un bilancio delle cose fatte  

    Ieri pomeriggio si è tenuto, nella sede della Regione in corso Regina Margherita, il Forum regionale dei nuovi cittadini e cittadine. Ho presentato una sintesi di tutto ciò che sta facendo il nostro ente. A partire dal progetto col quale finanziamo i corsi di italiano per migranti, fino all’istituzione di un fondo antidiscriminazione che li aiuti a sostenere le spese legali in caso siano stati vittime di un’ingiustizia. Ho soprattutto ascoltato i preziosi consigli arrivati dai rappresentanti delle associazioni. È stato un bel momento di comunità, grande la partecipazione. Un fatto importante in un periodo in cui chi arriva da altri paesi, anche se qui da più di vent’anni, percepisce un clima ostile. Leggi Tutto