• Continua la protesta dei cittadini di Villareggia e Legambiente contro l’antenna di H3G

    A Villareggia un comitato di cittadini, con l’appoggio del circolo Legambiente di Caluso, si oppone all’installazione su un terreno privato di un palo per la telefonia mobile, poiché la collocazione è prevista molto vicina al centro abitato.
    I cittadini hanno sottoscritto una lettera aperta al Comune dove esprimono con forza la loro opposizione alla richiesta di installazione dell’antenna, presentata dalla società di telefonia cellulare H3G, per i seguenti motivi:

    • La notevole vicinanza dell’antenna alle case e, come se non bastasse, alle scuole elementare e materna del paese, comporta grosse preoccupazioni per la salute; benché la legge stabilisca i limiti di emissioni di onde elettromagnetiche al di sotto dei quali non “dovrebbero esserci danni alla salute” sono numerose le nuove ricerche scientifiche che tendono a mettere in dubbio tali limiti, evidenziando il nesso tra l’esposizione a campi elettromagnetici e l’insorgenza di tumori e leucemie, in particolare nei bambini. L’Istituto per la ricerca sul cancro dell’OMS ha classificato la radio frequenza della telefonia mobile come cancerogeno di classe 2B e numerose sono le risoluzioni del Parlamento Europeo che hanno invitato gli Stati membri ad abbassare i limiti di legge per le esposizioni elettromagnetiche.
    • Il luogo indicato da H3G, in contrasto con le indicazioni del Comune, è situato in una parte del territorio in forte espansione urbanistica e dove la maggioranza delle famiglie hanno figli piccoli; e inoltre l’installazione di un’antenna delle dimensioni indicate in progetto (36 metri) sarebbe un ostacolo allo sviluppo demografico della zona.
    • Nel territorio del Comune di Villareggia è già presente un’antenna per la telefonia mobile che si trova ad una distanza dalle abitazioni sicuramente maggiore, perché dunque non utilizzare il traliccio già presente?

    L’Amministrazione comunale che avrebbe dovuto insistere sull’opportunità che le compagnie telefoniche utilizzino antenne comuni, possibilmente su terreni di proprietà comunale appositamente individuati allo scopo, ha quindi provveduto a:

    • modificare il regolamento comunale allegato al P.R.G.C. individuando le zone di installazione dei ripetitori di telefonia mobile nel territorio del Comune in modo da impedire una sregolata locazione di tali impianti che hanno un impatto ambientale dal punto di vista della salute, visivo e paesaggistico;
    • a proseguire l’opposizione alla richiesta di H3G nel ricorso presso il TAR  presentato dalla società H3G tendente ad ottenere l’annullamento del diniego dell’autorizzazione per l’installazione dell’impianto di cui sopra, con eventuale ricorso al Consiglio di Stato.

    Il 18 dicembre scorso il responsabile del servizio tecnico comunale aveva comunicato il diniego all’installazione di una stazione radio base Umts per le seguenti ragioni:

    • la richiesta di autorizzazione presentata il 16 giugno 2013 da H3G rappresenta una nuova istanza;
    • l’impianto e la relativa localizzazione non rientrano in alcun programma localizzativo del parco impianti presentato da H3G nel 2012 o in anni precedenti;
    • l’ubicazione prescelta non tiene conto del “Regolamento Comunale per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti radio-elettrici e per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”, approvato dal Consiglio il 31 gennaio 2013.

    C’era stato un incontro al Corecom del Piemonte che aveva portato ad una riunione alla sede di Tre di Milano in cui le parti avevano cercato una soluzione comune. L’idea dei villareggesi era di portare Tre dove già si trovano le antenne degli altri operatori o in luogo nettamente meno intrusivo dal punto di vista ambientale o paesaggistico.
    La compagnia telefonica Tre aveva prima rifiutato di mettere i suoi ripetitori sul traliccio che già ospita gli altri operatori e non aveva raggiunto un accordo con il Comune per collocare il nuovo traliccio in un area esterna al paese.
    Una sentenza del TAR permetterebbe alla compagnia di costruire un traliccio che è una mostruosità paesaggistica e potrebbe creare problemi di elettrosmog ancora da valutare. Tutto ciò ha fatto sì che i cittadini villareggesi, dopo aver costituito un comitato, hanno vicariato il Comune con dei loro legali.
    Il 19 febbraio 2014 è stato notificato il Secondo Atto di motivi aggiuntivi al Ricorso già aperto al Tar del Piemonte da parte della H3G SpA, per l’annullamento dei provvedimenti adottati dal Comune di Villareggia.
    Questa storia così complessa è stata anche frutto dell’impreparazione del comune di Villareggia a trattare con una multinazionale come H3G e di una serie di leggerezze commesse dalla stessa municipalità, come votare una delibera ad hoc nell’ultima seduta di consiglio per l’approvazione di una modifica al Prgc. L’amministrazione inoltre ha informato i cittadini solo quando la società di telefonia aveva presentato ricorso al Tar per opporsi al no del Comune, e non ha dato repentinamente un incarico legale in modo da seguire l’iter ed opporsi. Men che meno si è dotata per tempo di un piano per la localizzazione sul territorio comunale degli impianti di radioelettrici e di telefonia mobile.
    Mentre si attende la nuova udienza del TAR, prevista per il 12 giugno prossimo, come candidata di Sinistra Ecologia Libertà alle elezioni regionali mi impegno nella prossima legislatura a seguire l’intera vicenda di Villareggia e a rivedere quanto prima la Legge regionale n. 19 del 3 agosto 2004, “Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, partendo dalla modifica dei criteri per la localizzazione degli impianti.

  • Centro del Cavallo, un ente privo di pieni poteri non può mandare 16 cavalli al macello

    In passato abbiamo avuto modo di sostenere l’esigenza di un commissariamento della Fondazione del Centro del Cavallo, ma chi adesso si occupa della gestione dell’ente non ha pieni poteri.
    Abbiamo appreso in questi giorni che si sta procedendo allo smantellamento della struttura e persino alla vendita di ben sedici cavalli che, da quel che ci è stato detto, potrebbero addirittura essere destinati al macello.
    E’ inconcepibile che un ente privo di pieni poteri possa decidere di uccidere sedici animali! Ci opponiamo a questa decisione e metteremo in campo tutte le nostre forze per evitare questo macello.
  • Rinviato a giudizio il fantino che cavalcava il cavallo che l’anno scorso morì durante il Palio di Asti

    E’ arrivata ieri la notizia della richiesta di rinvio a giudizio di Jonatan Bartoletti, il fantino che il 15 settembre scorso secondo il sostituto procuratore Laura Deodato provocò la morte di Mamuthones, il cavallo con il quale stava partecipando al Palio di Asti.

    Bartoletti, conosciuto nell’ambiente come Scompiglio, è il simbolo di un sistema antico che dovremmo avere la forza di superare. Con buona probabilità quello del fantino di Pistoia è solamente un tragico errore indotto dalla voglia di vincere sulle spalle della sofferenza di un povero cavallo. Bartoletti non era al suo primo palio, anzi il suo palmares è ricco di vittorie compresi due primati al Palio di Siena, ma è caduto nell’ingenuità di voler portare l’animale al massimo dello stress in un momento della gara non idoneo. Leggi Tutto

  • Sorin, ci siamo astenuti in merito allo stralcio del comprensorio di Saluggia dal Parco del Po: un principio precauzionale in corrispondenza all’impatto ambientale

    Oggi durante la seduta della V Commissione il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola si è astenuto sul voto relativo al parere sulllo stralcio del comprensorio di Saluggia dal Parco del Po a favore dell’attività della Sorin.

    L’assessore Vignale ci ha rassicurati in ongi caso del fatto che le attività che verranno svolte saranno biomedicali e non collegate al reattore Avogadro e dunque il trattamento di materiali radioattivi o tossici.

    Rimangono però le perplessità in quanto la zona del comprensorio Sorin è situata esattamente sopra la falda che alimenta i pozzi dell’acquedotto del Monferrato, il più grande del Piemonte. E’ per questo che, anche se è vero che aumenteranno posti di lavoro e crescerà l’occupazione, non abbiamo voluto avvallare una scelta che continua a non rassicurarci dal punto di vista ambientale.

  • In via di nomina la Commissione per la terapia con animali

    In relazione all’interrogazione, presentata il  07/01/2014, “Istituzione della Commissione per la terapia e l’attività assistite con animali”, abbiamo ricevuto gli elementi di risposta dal Settore Prevenzione e Veterinaria della Direzione regionale Sanità.

    Con riferimento alla nostra richiesta di sapere quali siano i motivi del grave ritardo nell’istituzione della Commissione e nell’adottare un regolamento che individui modalità operative per lo svolgimento delle terapie e attività assistite con animali come previsto dagli articoli  7 e 9 della Legge Regionale n.11 del 18 febbraio 2010, ci è stato risposto come la procedura stabilita dalla legge regionale sopraccitata e dalla Deliberazione della Giunta Regionale 16 aprile 2012 n.24-3696 per l’istituzione della Commissione per la terapia e le attività assistite con animali sia piuttosto complessa, preveda l’indicazione di dodici diverse figure per lo più da parte di soggetti esterni alla Regione stessa e che tali soggetti, benché più volte sollecitati, abbiano tardato nel comunicare i nominativi richiesti prolungando l’iter del procedimento amministrativo. Leggi Tutto