• Incontro con il prefetto sullo spostamento dei profughi nella caserma di via Asti: garanzie per una loro migliore sistemazione, purchè temporanea –

    L’incontro con il prefetto ha permesso di chiarire le modalità dello spostamento dei profughi nella caserma di via Asti, che avverrà nel corso delle prossime settimane.Noi siamo favorevoli ad un miglioramento delle condizioni di vita di persone, per le quali è stato riconosciuto lo status di rifugiati, in fuga da situazioni di guerra.La soluzione ottimale sarebbe stata quella di avviare da subito sistemazioni in piccoli gruppi, già corrispondenti a progetti di inserimento, che verranno invece definiti successivamente, essendo comunque via Asti temporanea.
    Abbiamo richiesto di verificare come gli stanzoni possano essere adattati ad esigenze specifiche, come quelle delle donne musulmane. Sarà effettuato un controllo degli accessi alla caserma, ma la nostra sollecitazione è che  la vigilanza sia discreta, per non creare l’idea di un luogo militarizzato.Il prefetto ha garantito che continuerà la collaborazione con il gruppo di associazioni, che finora hanno seguito i profughi presso la ex-clinica San Paolo, che vanno dalla San Vincenzo ai centri sociali, con l’aggiunta di nuove associazioni, in modo da intensificare le opportunità di inserimento.
    Si è convenuto che l’accoglienza ai profughi in generale sia un problema da affrontare in termini strutturali, non con soluzioni individuate sulla base delle singole emergenze, costituendo un centro di assistenza ai richiedenti asilo, che non esiste ancora a Torino.

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