• Stepchild adoption: l’ennesima sentenza dovrebbe spingere la politica a legiferare

    Un bimbo avvolto da un asciugamano con i colori della bandiera rainbow, simbolo dei diritti della comunità GLBTQI. È questa l’immagine che il Coordinamento Torino Pride ha scelto per celebrare il decennale del Pride piemontese che verrà presentato domani mattina.

    La scelta del Pride è significativa, tanto di più dopo il pronunciamento di oggi della Corte di Cassazione che ha confermato una sentenza della Corte di Appello di Roma con la quale viene accolta la richiesta di adozione di un minore da parte di una coppia omosessuale. Prima di tutto viene l’interesse dei minori e i figli delle famiglie arcobaleno non devono essere trattati dallo Stato come bambini di serie B.

    In Italia al momento manca una disciplina normativa sulla stepchild adoption per le coppie omosessuali, l’adozione del configlio che consente a uno dei due partner di adottare il figlio naturale dell’altro. Con la legge Cirinnà siamo arrivati a un passo, ma poi il Governo ha dovuto indietreggiare per raggiungere un risultato di compromesso. Per garantire i diritti di tutti e di tutte dobbiamo ripartire da dove ci siamo dovuti fermare perché i tribunali non possono continuare a caricarsi di responsabilità e scelte delle quali dovrebbe assumersi la politica. Domani mattina sarò presente alla conferenza stampa di presentazione del Torino Pride.

    La Regione Piemonte parteciperà con convinzione al Torino Pride anche quest’anno.

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