Pure ‘n carcere ‘o sanno fa’ – Immagini, parole e sapori reclusi
Il carcere non deve essere esclusivamente un luogo dentro il quale espiare la propria colpa; il carcere deve essere il mezzo attraverso il quale fornire a chi ha sbagliato una seconda possibilità. È questa la logica con la quale è nata l’idea della mostra fotografica “Pure ‘n carcere ‘o sanno fa’ – Immagini, parole e sapori reclusi” che è stata inaugurata ieri presso i locali dell’URP del Consiglio regionale del Piemonte.
Il carcere dunque come mezzo di riscatto sociale. Un’esposizione che è un’importante lezione di riflessione e di educazione civile. A realizzare gli scatti è stato Davide Dutto all’interno delle carceri di Fossano (Cn), Alessandria, Saluzzo (Cn), e al Lorusso e Cotugno di Torino. Il fotografo ha cominciato a lavorare all’interno dei penitenziari dodici anni fa realizzando corsi di fotografia per i detenuti.
La mostra è visitabile fino al 3 marzo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 presso le stanze di Palazzo Reggio.