• Omotransfobia: presentata la campagna di sensibilizzazione promossa dal Torino Pride e sostenuta dalla Regione Piemonte

    È stata presentata questa mattina all’interno del Consiglio regionale piemontese la campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia e la transfobia promossa dal Coordinamento Torino Pride GLBT e sostenuta dalla Regione Piemonte. Una campagna che pone al centro la sensibilizzazione, ma anche la sollecitazione alle vittime di violenza a denunciare. Il manifesto che verrà affisso in tutte le città capoluogo del territorio piemontese riporterà il messaggio “L’omotransfobia è odio che ti uccide, non essere complice” e i contatti telefonici delle linee ConTatto (011 5211132) e Pronto Arcigay (3240483543).

    IL VIDEO DEL MIO INTERVENTO IN CONFERENZA STAMPA

    La campagna, che la Regione Piemonte ha deciso di patrocinare, ha un nobile intento che non deve essere messo in secondo piano: le istituzioni devono impegnarsi contro l’omofobia e la transfobia. Tutte le altre questioni oggi dovrebbero passare in secondo piano. Questa iniziativa è organizzata in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la Transfobia che si terrà domenica 17 maggio; fino al 1990 l’omosessualità era ancora presente nell’elenco delle malattie mentali: solo quell’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità la depennò da quella lista. Oggi l’unione Europea considera l’omotransfobia al pari del razzismo, della xenofobia, dell’antisemitismo e del sessismo. È per queste ragioni che non dovremmo spendere le nostre energie in inutili polemiche, ma dovremmo impegnarle per sensibilizzare e promuovere la cultura dei diritti.

    L’immagine, scelta autonomamente dal Torino Pride, è un’opera d’arte, patrimonio universale dell’umanità, non di una parte, come è universale il messaggio che vuole trasmettere: pietà e compassione, esattamente il contrario di quello che per noi è l’omofobia e la transfobia. Il nostro obiettivo era, e rimane, quello di sensibilizzare tutti contro l’omotransfobia, ma allo stesso tempo vogliamo lanciare un messaggio chiaro a chi è vittima di omofobia e transfobia: non siete soli, potete e dovete denunciare. Il nostro è un messaggio nobile che non vuole dividere ma unire.

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