
Occupazione, ecco le mie risposte all’ex direttore del Centro studi di Unione industriali
Ci sono anche ragioni storiche. Milano è capitale della moda, del mobile, della finanza. L’Emilia Romagna ha costruito tutto sul suo sistema di cooperative. Torino, storicamente, ha basato la sua economia sulla Fiat. Anche se con Chiamparino sindaco avevamo iniziato con la diversificazione puntando così su turismo, nuove tecnologie (Torino ha investito in start up, smart city). Ma con la nuova amministrazione comunale a guida 5Stelle, in città qualcosa sembra essersi inceppato.
Penso che sia fondamentale che scuola e impresa lavorino a stretto contatto. Di recente ho letto un articolo su Repubblica che raccontava l’esperienza di un liceo scientifico bolognese dove è stato creato un laboratorio di tecnologia finanziato da un’impresa. I ragazzi hanno creato una pala eolica stampandola in 3d. Dovremmo sempre di più incentivare esperienze come queste.
5. In presenza di un diffuso fenomeno di sovraistruzione te la senti di consigliare ai giovani di continuare a studiare?
Non bisogna mai smettere di studiare, certo dipende da cosa si studia. John Hagel, il vice presidente di Deloitte center for the Edge, ricordava tempo fa a Milano che Steve Jobs, Marc Zuckerberg non si sono mai laureati, ma erano spinti da una vera passione per lo studio della tecnologia. Oggi la nostra scuola è troppo ingessata. Forse dovremmo rivedere il modello di istruzione, a partire dall’Università.
6. Oggi a Torino la domanda di lavoro è fatta in larga parte da occupazioni poco . In tale contesto quale pensi sarà l’impatto della quarta rivoluzione industriale nella nostra area?
Torino, con Chiamparino sindaco, aveva puntato su start up, aziende tecnologiche, quindi su lavoro di qualità. La città era diventata laboratorio per diverse grandi realtà. Certo ora la città sembra molto più ferma di prima
7. Concordi con me sulla necessità che i giovani facciano sentire di più la loro voce per chiedere lavoro , contrastare la tendenza a considerare il lavoro una merce e non una risorsa la cui dignità va salvaguardata con tutti i mezzi?
Far sentire la propria voce è sempre un bene. La mia legge mira a incentivare i giovani a fare proprio questo.