• “L’istruzione è l’unica soluzione. L’educazione prima di tutto”

    La Repubblica odierna nell’articolo “Malala e le sue sorelle il mondo è delle donne ecco le protagoniste della rivoluzione 2014” propone di una lista di 10 nomi al femminile appunto dalle più giovani alle più mature nelle varie discipline dalla scienza, la politica, l’economia, la musica e il cinema.

    Liste che però a detta della Concita De Gregorio come tali, son limitate/limitanti così da tenere in ombra chi dentro non riesce a starci perchè “ha molto da fare”come la giornalista Lydia Cacho che ha scritto il più bel libro inchiesta sul traffico di bambini in Messico, minacciata di morte.

    Resta una premessa…Malala e le sue sorelle protagoniste di questa rivoluzione si moltiplicheranno se le politiche governative investiranno sempre più in programmi di sensibilizzazione culturale, di abbattimenti degli stereotipi e di promozione della partecipazione delle donne nelle posizioni apicali e negli organi di amministrazione e controllo.

    Senz’altro un anno buono al femminile anche se donne “ordinarie” che conducono vite straordinarie sono tante…basti pensare alla tante donne vittime di maltratamenti che sopportano situazioni al limite per terrore dell’uomo autore di violenza.

    E’ sempre lo stesso anno 2014 a registrare il dato che “una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare…picchiate in casa, molestate in strada, vittime di bullismo sul web.”

    Per citare la frase con la quale Malala ha chiuso il suo intervento alle Nazioni Unite. “Un bambino/una bambina, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione. L’educazione prima di tutto”

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