• Incontrata la task force contro la violenza sulle donne dell’ospedale Sant’Anna: dobbiamo fornire alle operatrici strumenti validi per lavorare

    Ci sono degli uomini che picchiano le donne anche quando sono in gravidanza. È brutale. È bestiale. Anche a Torino accade. Questa mattina ho incontrato le operatrici del reparto di Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino.

    Quella che ho incontrato al Sant’Anna è una squadra di alto livello formata da donne competenti che hanno passione per il lavoro che svolgono. Troppo spesso però sono lasciate sole e non vengono dati loro gli strumenti necessari per operare al meglio. La task force contro la violenza che opera nell’ospedale è composta da una decina circa di operatrici, ma solo una di queste è dedicata completamente al soccorso contro la violenza sessuale. Le altre operatrici sono impegnate su più reparti non potendosi così dedicare con tutta la loro competenza al percorso di assistenza delle vittime di violenza che si rivolgono al reparto.

    Le addette al soccorso violenza sessuale lamentano criticità che devono essere necessariamente superate: maggiore formazione e continuativa per gli operatori del pronto soccorso; più personale dedicato all’assistenza, anche psicologica, dopo il primo intervento; aumento del personale dedicato per il reparto. Mediamente ogni anno sono un centinaio gli accessi al reparto, nel 2013 sono stati 113. Le donne che si rivolgono al servizio sono principalmente coloro che subiscono una violenza sessuale, anche minorenni (da 14 anni in poi) e le donne che subiscono violenze durante il periodo di gravidanza. L’età media delle donne che si rivolgono al reparto è di 35 anni.

    È ora che sul tutto il territorio regionale venga introdotto il Codice Rosa per le donne che subiscono violenza e che si rivolgono al Pronto Soccorso, ma non basta perché dobbiamo fare in modo che ogni ospedale piemontese avvii in questi casi protocolli di intervento comuni. Il percorso, dall’accettazione in poi, deve essere strutturato nell’interesse delle vittime. Il reparto di Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino si occupa anche di donne richiedenti asilo che hanno subito violenza, tratta e sfruttamento. Sono casi che vengono segnalati dagli operatori che si occupano di accoglienza.

    Il reparto è aperto dal 2003 e svolge un ruolo sociale importante, offre anche la degenza temporanea per chi soffre di problematiche legate all’emergenza abitativa.

Commenti chiusi