• “I lunedì nei centri antiviolenza”, questa mattina a Novara: priorità ai minori vittime di violenza assistita

    Questa mattina ho visitato il Centro antiviolenza di Novara. La visita rientra nella serie di incontri de “I lunedì nei centri antiviolenza”, un monitoraggio utile a comprendere come possa essere migliorato il sistema di protezione delle donne piemontesi, oltre a valorizzare l’attività condotta territorialmente dalle operatrici, alcune volontarie.

    Il Centro Antiviolenza è stato istituito in base a un protocollo territoriale fra Provincia e Comune di Novara. Lo sportello Spazio Donne è gestito in affidamento all’associazione Liberazione e Speranza con l’associazione AIED.

    Il centro antiviolenza offre servizi come lo spazio di ascolto, l’accoglienza, l’orientamento, la consulenza psico-sociale, la consulenza legale, l’attivazione di gruppi di auto-mutuo aiuto e percorsi personalizzati con l’apporto di attività tecnico-ambulatoriale e sanitaria.

    Sono tre i progetti che sono stati segnalati: “Pari passo” che prevede percorsi educativi in ambito scolastico e di prevenzione di ogni forma di discriminazione, abuso e violenza di genere; il progetto A.L.B.A. finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità che mira al potenziamento degli sportelli sul territorio della provincia di Novara; lo sportello “Spazio ascolto uomini autori di violenza di genere”, affidato alla Coop. Elios, per accoglienza, ascolto e sostegno, colloqui psicologici, progettualità finalizzata al cambiamento.

    Ho giudicato molto importante la costituzione della rete degli sportelli per l’ascolto degli uomini autori di violenze. Si tratta di 3 sportelli che sono a Novara, Castelletto Ticino e Borgomanero. Gli autori di violenza possono richiedere aiuto tramite un numero verde unico e sono previsti 5 incontri di accompagnamento.

    Grazie alle nuove risorse stanziate dalla Regione Piemonte saranno attivati per donne vittima di violenza 6 nuovi posti in emergenza e 4 di accoglienza di secondo livello, in un alloggio. Oltre ai 3 sportelli che operano sugli autori di violenza, la rete del Centro Antiviolenza prevede 9 sportelli distribuiti sul territorio provinciale.

    La criticità emergente segnalata riguarda soprattutto i minori vittime di violenza assistita per i quali devono essere creati progetti che possano fare da raccordo tra centri antiviolenza e servi territoriali.

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