
Il Pride compie cinquant’anni
I moti di Stonewall iniziarono nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York. L’anno successivo vennero ricordati per la prima volta dalla comunità GLBT, che ha iniziato a rivendicare il diritto ad essere visibile e di conseguenza avere pari opportunità nella società.
Questo il senso profondo delle manifestazioni che si svolgono ogni anno da cinquant’anni in tutto il mondo in questo periodo.
Quest’anno però la pandemia ha spostato on line molte celebrazioni, come è avvenuto a Torino la scorsa settimana, rendendo di conseguenza meno visibile questa ricorrenza, quando invece proprio il Covid-19 la rende ancora più densa di significato. Leggi Tutto

La rivoluzione dei Diritti ha conquistato Alba
Sabato pomeriggio essere ad Alba in occasione del primo Piemonte Pride per me è stato un vero e proprio onore. Quella che stiamo vivendo in questi anni è una vera rivoluzione dei diritti che deve espandersi con tutto il suo colore, dinamismo e potenza in tutto il territorio regionale. Sarebbe bello se l’anno prossimo il Pride non solo raddoppiasse, ma quadruplicasse. Leggi Tutto

Pride2016: ecco cosa abbiamo fatto e cosa si deve ancora fare
Questa mattina ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2016 del Torino Pride. Un momento per fare il punto sull’attività svolta quest’anno dalla Regione Piemonte e per fissare nuovi obiettivi da raggiungere. Leggi Tutto

Stepchild adoption: l’ennesima sentenza dovrebbe spingere la politica a legiferare
Un bimbo avvolto da un asciugamano con i colori della bandiera rainbow, simbolo dei diritti della comunità GLBTQI. È questa l’immagine che il Coordinamento Torino Pride ha scelto per celebrare il decennale del Pride piemontese che verrà presentato domani mattina. Leggi Tutto

Domani al Pride con Orgoglio e senza Pregiudizi per dar voce alle rivendicazioni GLBTQI
Quello che si terrà domani a Torino dovrà essere un Pride tanto forte da abbattere le strumentalizzazioni che in questi giorni stanno colpendo il mondo omosessuale: Salvini oggi minaccia di prendere a sberle le maestre di sua figlia (che al momento ha solo due anni e mezzo) se alle elementari le parleranno di sesso; Alfano twitta trionfante l’abolizione della teoria del gender dai programmi scolastici; e un fanatico dal palco del Family Day svariona (o farnetica) di quelli che sarebbero i pericoli per la famiglia se la comunità GLBTQI vedesse riconosciuti i propri diritti e se le donne non fossero sottomesse. Leggi Tutto