Istituiamo un Osservatorio delle pubblicità offensive anche in Regione
Una donna vestita di rosso con in mano un pennello e seduta su un gabinetto oppure con due dita in gola chinata sullo stesso water. E’ questa la campagna pubblicitaria che un supermarket specializzato nel Fai-da-Te ha pensato per lanciare l’apertura di un nuovo centro a Torino. Una strategia comunicativa becera e maschilista. Ancora più preoccupante è però il fatto che si pensi che solamente facendo allusioni al sesso e sbattendo in prima pagina una donna in una situazione ambigua si possa catturare l’attenzione delle persone. Leggi Tutto
Oltre le parole.. i fatti: l’impegno di SEL al fianco delle donne
Dell’impegno a favore di una parità di genere reale e non solo di facciata Sinistra Ecologia Libertà ha fatto un vanto. Nichi Vendola in Puglia ha nominato una Giunta composta dal 50% di donne e dal 50% di uomini. E’ una questione culturale. L’Italia è il Paese in cui le donne hanno stipendi più bassi rispetto agli uomini a parità di mansione; in cui ancora vengono uccise da compagni che le ritengono oggetti di proprietà; in cui la persecuzione può diventare una prigionia; in cui un diritto, quello all’aborto, sancito dalla legge può essere messo in discussione per mere questioni poliche. Tutto questo è inaccettabile. Leggi Tutto
Pari opportunità e quote di genere solo sotto elezioni? No grazie!
Merito e rappresentanza femminile sempre e ovunque. Sì, in ogni luogo ed in questo caso non è un semplice modo di dire perché ci riferiamo all’iniziativa che si terrà sabato e domenica a Roma nella quale donne e uomini si riuniranno per discutere del maschilismo toponomastico. Chiunque chiedendo alla prima persona che incontra in quale via abita si potrebbe rendere conto di quanto sia difficile trovare zone, vie, corsi, piazze, giardini, parchi dedicate a illustri rappresentanti del “gentil sesso” e non perché non vi siano donne all’altezza di questo riconoscimento, piuttosto perché troppo spesso vengono dimenticate. Leggi Tutto