Chiamparino Sì, Chiamparino No?
Ora che finalmente il Consiglio di Stato ha dichiarato l’illegittimità del Consiglio regionale possiamo provare a ragionare verso il futuro. Sarebbe un errore per la sinistra piemontese dividersi tra chi sostiene la candidatura di Chiamparino e chi non la sostiene, dobbiamo ragionare sui contenuti.
AGRATI, bene Porchietto. Sollecitiamo un tavolo ministeriale
Apprendiamo con favore che l’assessora Porchietto abbia deciso di occuparsi della questione della FIVIT-COLOMBOTTO del Gruppo Agrati di Collegno, così come abbiamo chiesto nell’interrogazione regionale che abbiamo presentato. Anche noi riteniamo che si debbano mettere in campo tutte le azioni possibili per fare recedere l’azienda dalla sua decisione di chiudere lo stabilimento essendo quello un sito produttivo in buona salute e non in perdita.
Ribadiamo la nostra richiesta di apertura di un tavolo ministeriale che preveda la collaborazione con l’assessore al Lavoro della Regione Lombardia come prospetta Claudia Porchietto. Indipendentemente dalle vicende del consiglio regionale continueremo a vigilare sulla vicenda.
SEL aderisce alla manifestazione a sostegno del Gradenigo. Cavallera si adoperi per evitare la chiusura
Il gruppo consiliare regionale di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola aderirà alla manifestazione convocata per sabato 15 febbraio contro la chiusura dell’ospedale Gradenigo. Si tratta di un ospedale importante per la nostra città che ha 45.000 passaggi al pronto soccorso e che come evidenziano i sindacati è “un servizio ospedaliero d’eccellenza, terzo polo oncologico in Piemonte, eccellenza regionale per la cura dei tumori al colon, insufficienza cardiaca, artroscopia del ginocchio”.
Siamo molto preoccupati che dopo l’ospedale Valdese, Torino possa perdere anche l’ospedale Gradenigo. Ci chiediamo se non ci siano ancora i margini per evitare la svendita di un bene prezioso per la città. Purtroppo lo stallo politico attuale non permette l’operatività normale che dovrebbe avere una Giunta regionale, ma siamo convinti che l’assessore dovrebbe adoperarsi lo stesso perché si eviti la chiusura di un punto ospedaliero centrale per il sistema sanitario regionale, oltre che per esigere la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Referendum svizzero, adesso Cota capisce il significato delle enormi boiate che hanno detto per anni
Adesso Cota si rende conto che gli immigrati possiamo essere anche noi. Ci può essere sempre qualcuno più a nord. Sono oltre 5.000 i lavoratori dell’alto Piemonte che da ieri vedono un po’ meno certo il loro futuro lavorativo a causa della consultazione referendaria con la quale in Svizzera è stato dato mandato al Governo di tessere maglie più strette per l’immigrazione fissandone delle quote.
Sono camerieri, impiegati di banca e infermieri, ma non solo. Non hanno la pelle scura e non arrivano dall’Africa, ma dai paesi del Verbano Cusio Ossola e dell’Omegnese per lavorare in Svizzera. Adesso Cota chiede l’intervento di Letta e annuncia una cooperazione con Maroni per affrontare l’imminente rischio. Leggi Tutto
CIE, di Manconi apprezziamo lo sforzo, ma nel merito il suo racconto non è completo. I centri vanno chiusi, non basta ridurre i tempi di permanenza
Da due anni seguiamo le vicende interne al CIE di Torino con scrupolo e attenzione, segnalando puntualmente quelle che sono le valutazioni: l’allarme lanciato dal senatore Manconi non ci stupisce, ma sono necessarie alcune precisazioni.
L’esponente democratico nell’intervista a La Stampa dichiara: “Il dato fondamentale è che i tempi di permanenza sono intorno ai 34 giorni. La legge prevede 18 mesi al massimo, mentre i tempi di espulsione nei CIE sono tra i 34 e i 45 giorni”. Magari fosse così. Quelli che riporta Manconi sono i dati che solitamente vengono forniti da chi gestisce il centro, ma come avrà notato lui stesso parlando con gli “ospiti” i tempi reali sono altri: nella struttura di Corso Brunelleschi un immigrato solitamente rimane dai quattro ai sei mesi. Noi stessi nelle nostre continue visite abbiamo potuto verificare la cosa. Il problema dunque non è come dice Manconi che “Ci sono almeno 16 mesi totalmente inutili rispetto allo scopo per il quale è stato realizzato il CIE”, piuttosto che ci sono persone che sono in detenzione amministrativa per più di 120 giorni. Leggi Tutto