Nuovo stop all’inceneritore di Torino: presentata un’interrogazione urgente
Altro stop all’inceneritore di Torino. Già nel mese di agosto abbiamo sollevato diversi dubbi e manifestato preoccupazioni sul funzionamento della struttura, all’epoca presentammo un’interrogazione in Consiglio Regionale, poiché avevamo ritenuto degni di seria attenzione i quattro stop in quattro mesi a causa di incidenti, guasti e anomalie del termovalorizzatore del Gerbido.
A metà settembre, durante un’audizione con Trm, Arpa e Ato-R in merito alle anomalie di funzionamento fummo in qualche modo rassicurati sugli eventi rilevati che furono giudicati “normali” in una fase di avvio di un nuovo impianto. Leggi Tutto
I dati e le storie del CIE di Torino. Confermate le nostre impressioni: il CIE va chiuso, è uno spreco di risorse umane ed anche economiche
Siamo stati in visita al Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino: sono presenti 87 “ospiti”, 61 uomini e 26 donne. Ci dicono che la maggior parte di essi arrivano da una precedente esperienza carceraria oppure dal mondo della prostituzione. Si tratta dunque di persone che hanno già scontato la pena per la quale sono stati condannati oppure di donne che avrebbero bisogno di un aiuto per liberarsi dal peso dello sfruttamento.
Il CIE di Torino in origine poteva ospitare fino ad un massimo di 210 persone, oggi la capienza massima è di 98 “ospiti”, ma il numero di operatori che sono impegnati nella gestione del centro negli anni non è stato modificato. Leggi Tutto
No al ricatto dell’Abit. Lavoratori sono un presidio di dignità e resistenza davanti ad un ricatto morale e sociale. Sì ad un tavolo istituzionale
L’assessora Porchietto convochi subito un tavolo con le istituzioni al fine di aprire un confronto volto alla salvaguardia dei livelli occupazionali dello stabilimento Abit di Grugliasco. La proposta avanzata dall’azienda è inaccettabile. Riteniamo vergognoso il ricatto posto: mantenimento della produzione con un terzo dei 97 lavoratori.
Bene hanno fatto i lavoratori, riunitisi oggi in assemblea, a deliberare all’unanimità di non accettare alcun compromesso. Nessun mandato dunque alle OO.SS e alla RSA Abit per partecipare all’incontro previsto nella giornata di domani dove presumibilmente si dovrebbe discutere di licenziamenti. Leggi Tutto
Da “Bonus Bebé” a “Bonus Macché”? Ai bambini sta crescendo la barba a forza di aspettare il contributo regionale
Al “Bonus Bebé” non abbiamo mai creduto, siamo sempre stati dell’opinione che quella della Giunta Cota fosse più una mossa di marketing politico che un vero e proprio sostegno alle famiglie piemontesi. Adesso, dopo le sollecitazioni di alcuni genitori, ci viene il dubbio che le nostre perplessità avessero delle fondamenta reali: le coppie hanno presentato la documentazione necessaria per poter godere del contributo regionale, ma dei soldi, nella maggior parte dei casi, non si vede neppure l’ombra anche ad oltre un anno di distanza dalla richiesta. Leggi Tutto
I precari del Politecnico occupano l’ufficio del Rettore. SEL presenta question time per il consiglio regionale di martedì in loro difesa
“Il precariato erode i diritti di tutti, anche i tuoi che ti senti garantito“: con questo motto i lavoratori precari del Politecnico di Torino questa mattina si sono riuniti in assemblea per chiedere la stabilizzazione dei loro contratti. Si tratta di circa 130 lavoratori, 83 a tempo determinato e 47 co.co.co, che di fatto fanno parte dell’organico dell’Ateneo torinese, ma che ciclicamente rischiano di rimanere disoccupati.
Dopo l’occupazione del Senato accademico, avvenuta il 23 settembre, oggi gli stessi lavoratori hanno occupato l’ufficio del Rettore che attualmente si trova in Germania. Leggi Tutto