Senza l’approvazione del Bilancio i lavoratori dell’IPLA si ritroveranno in ginocchio: ecco perché hanno protestato in Consiglio

Nessuna rivoluzione copernicana sulle partecipate: solo un adeguamento alle norme nazionali. Approvato il nostro odg sul rilancio dell’IPLA
Finalmente, tra cambi di governo nazionali e avvicendamenti fra assessori della giunta regionale, il riordino delle aziende partecipate è stato approvato dal Consiglio Regionale.
Noi non abbiamo partecipato al voto perché riteniamo che la delibera, nella sua ultima versione, prenda atto delle modifiche legislative intervenute man mano, ma non esprima delle linee di indirizzo che vadano ad incidere concretamente sullo sviluppo regionale, individuando ad esempio degli ambiti prioritari, come quello della green economy.Non si tratta dunque di una rivoluzione copernicana, come sostiene l’assessore Ghiglia, ma semplicemente di un adeguamento alla normativa nazionale, che ad esempio non permette più la creazione di nuove aziende. Leggi Tutto
Confermate le notizie positive sul futuro dell’IPLA, da trasformare in azienda speciale. La Regione Piemonte presenti comunque il piano di attività da affidargli
Il futuro dell’IPLA, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, nelle intenzioni dell’assessore Ghiglia sarebbe meno in bilico rispetto al passato, ma la strada è ancora lunga ed è necessario unire le forze per salvare il futuro delle aziende partecipate e dei loro lavoratori.
Oggi in commissione Bilancio l’assessore Ghiglia ha confermato la volontà di stralciare dal piano di riorganizzazione delle partecipate la parte riguardante gli enti strumentali. Una decisione in qualche modo dovuta dopo la sentenza del 23 luglio della Corte Costituzionale che aveva messo definitivamente con le spalle al muro la Giunta regionale in merito al futuro delle politiche di Green-Economy: era stato dichiarato illegittimo l’articolo 4 del decreto legge del 6 luglio 2012, n° 95, cancellando così, con sentenza inappellabile, l’obbligo di vendita e liquidazione delle società in house. Leggi Tutto
Ottima la decisione di Ghiglia di togliere l’IPLA dall’elenco delle partecipate da vendere. Adesso vengano assegnati lavori all’istituto: il 2014 deve essere l’anno del rilancio della Green-Economy piemontese
La sentenza del 23 luglio della Corte Costituzionale aveva messo definitivamente con le spalle al muro la Giunta regionale in merito al futuro delle politiche di Green-Economy: era stato dichiarato illegittimo l’articolo 4 del decreto legge del 6 luglio 2012, n° 95, cancellando così, con sentenza inappellabile, l’obbligo di vendita e liquidazione delle società in house. A fine luglio avevamo sollecitato Ghiglia a dare delle risposte in merito, oggi in capigruppo è stato annunciato lo stralcio della parte del provvedimento che avrebbe, nell’ambito della riorganizzazione delle partecipate, messo in vendita IPLA. Una buona notizia. Leggi Tutto
La Corte Costituzionale ha messo a nudo la Regione, la scelta sul futuro della Green-Economy in Piemonte è solo più politica
Con la sentenza del 23 luglio la Corte Costituzionale ha messo definitivamente con le spalle al muro la Giunta in merito al futuro delle politiche regionali di Green-Economy. E’ stato infatti dichiarato illegittimo l’articolo 4 del decreto legge del 6 luglio 2012, n° 95, cancellando così, con sentenza inappellabile, l’obbligo di vendita e liquidazione delle società in house.
Si tratta di una sentenza che dà ossigeno e speranza ai dipendenti dell’IPLA che da gennaio sono in cassa integrazione. La Regione Piemonte può in primo luogo assegnare nuovi compiti e lavori all’istituto saltando le gare d’appalto e contemporaneamente deve studiare una riorganizzazione vera dell’ente. Leggi Tutto